1.100 trapianti nel 2025, ma calano i donatori, il 40% dice NO

Aprile 11, 2025 - 23:00
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1.100 trapianti nel 2025, ma calano i donatori, il 40% dice NO

Oggi  si celebra la 28ª Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti. I numeri sono incoraggianti: nei primi mesi dell’anno sono già stati effettuati oltre 1.100 trapianti in Italia, grazie a più di 450 donazioni post-mortem. Un gesto di generosità che ha regalato una nuova possibilità di vita a centinaia di pazienti. Eppure sembra esserci una crisi di donazioni. A metterlo in luce gli anestesisti di SIAARTI che lanciano l’allarme.

Lista d’attesa troppo lunga per i trapianti di organi

A conferma di questa crisi di donazioni,  una lista d’attesa troppo lunga: oltre 8.200 persone attendono un organo compatibile. Di queste, circa 6.000 aspettano un rene, oltre 1.000 un fegato, 750 un cuore, 300 un polmone e quasi 200 un pancreas. Numeri che ci ricordano quanto sia importante dire “sì” alla donazione.

L’allarme lanciato da SIAARTI

Mentre la Rete dei trapianti funziona bene e ogni giorno riescono a salvare più vite grazie alla generosità dei donatori, la lista d’attesa non sembra destinata ad accorciarsi. Secondo quanto riferito da SIAARTI è in corso infatti una crisi di donazioni: il 40% delle 950mila persone che hanno rinnovato la carta d’identità infatti si è esplicitamente opposto alla donazione degli organi. Si tratta della percentuale più alta degli ultimi dieci anni, da quando vengono registrate le dichiarazioni di volontà. «Come anestesisti-rianimatori, siamo testimoni quotidiani del valore straordinario della donazione e del trapianto – ha dichiarato la Prof.ssa Elena Bignami, Presidente SIAARTI -. Siamo anche consapevoli dei dubbi e delle paure che possono accompagnare una scelta così importante. La nostra campagna intende fornire informazioni chiare, trasparenti e affidabili sul processo di donazione».

L’importanza di sensibilizzare

Per sensibilizzare la popolazione, durante tutto il mese di aprile si moltiplicano le iniziative: eventi, incontri informativi e la campagna social #HaDettoSì, promossa dal CNT. A supportare l’informazione e la cultura della donazione ci sono anche molte associazioni, tra cui AIDO, ANED, ACTI, AITF, il Forum nazionale, LiverPool e l’Associazione Marta Russo, insieme a decine di realtà locali.

La Rete trapianti

Eppure la Rete trapianti è composta da 97 centri distribuiti in 42 ospedali, coordinati da 19 centri regionali e supportati da 30 banche dei tessuti. Un sistema capillare ed efficiente che non si ferma mai, come racconta Giuseppe Feltrin, direttore del Centro nazionale trapianti: «Anche oggi stiamo gestendo 6-7 donazioni in contemporanea. Ogni notte si lavora per assegnare con tempestività ogni organo al paziente più compatibile».

L’appello del Ministro della Salute Orazio Schillaci

Anche il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, oggi ha espresso parole di elogio alla Rete nazionale trapianti «un’eccellenza del Servizio sanitario nazionale», esprimendo gratitudine per l’impegno quotidiano dei professionisti coinvolti. Ha poi ribadito il sostegno del Ministero sia sul piano clinico che organizzativo, sottolineando il valore della cultura del dono: «Senza la generosità dei donatori, i trapianti non possono essere realizzati».

 

 

 

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Redazione Redazione Eventi e News