Achille Lauro: «Sono single, non voglio storie»
Achille Lauro si dichiara single e punta tutto su libertà creativa e nuovo album “Comuni mortali”, anticipando tour 2025 e progetti futuri.

Achille Lauro non smette mai di sorprendere, ma questa volta lo fa sfoderando la disarmante semplicità di una presa di posizione: «Sono single, non voglio storie». Una dichiarazione secca, arrivata in piena promozione del suo nuovo album “Comuni mortali”, che aggiunge un tassello inedito al mosaico multiforme dell’artista romano. Niente love drama, niente flirt da copertina: al momento il palco e lo studio di registrazione sono gli unici spazi emotivi che desidera occupare.
Dietro il suo no alle relazioni c’è molto più di un capriccio rockstar. Lauro racconta di aver bisogno di tempo, di silenzio creativo, di lunghe notti in cui scrivere versi che profumano di periferia romana e riff registrati a Londra. Il nuovo disco, in uscita a metà aprile, promette una miscela di chitarre crude, cori gospel ed elettronica essenziale: un ritorno alle radici condito da visioni futuriste, il tutto filtrato da quella poetica della trasformazione che lo ha reso un’icona pop‑barocca.
La scelta di restare single è quindi un gesto di autonomia, quasi un atto di self‑care sentimentale. Lauro non chiude la porta all’amore per sempre, anzi confessa di sognare un giorno una famiglia, ma non vuole tradire la musica con relazioni a metà. «Non potrei dare a un’altra persona il tempo che merita», ammette senza veli. È la stessa onestà brutale che lo ha accompagnato nelle sue metamorfosi di look e di sound, ora riversata nella sfera privata.
I social, manco a dirlo, si sono incendiati all’istante: l’hashtag #LauroSingle vola nei trend, diviso tra fan che gioiscono alla sua ritrovata libertà e follower che sperano in un colpo di fulmine improvviso. Lui intanto osserva divertito, mentre prepara un tour pensato per essere “essenziale ma spettacolare”, un ossimoro che solo la sua estetica può rendere coerente. Meno orpelli e più carne viva, promette, perché è lì che vuole far risuonare i nuovi brani, nudi e muscolari.
C’è anche un sogno a lungo termine che affiora tra le righe: la direzione artistica di un futuro Festival di Sanremo. Non adesso, precisa, ma quando sentirà di avere in tasca l’idea giusta per cambiare di nuovo le regole del gioco. Fino ad allora, la missione è una soltanto: restare libero di correre. E se l’amore vorrà presentarsi, dovrà tenere il passo di un artista che non teme il vuoto, perché lo trasforma in suono.
Essere single, per Achille Lauro, non è un vuoto da riempire ma uno spazio da difendere. È la stanza bianca in cui nascono testi, costumi e identità ancora da esplorare. Il pubblico si prepari: la prossima trasformazione è già in incubazione e, come sempre, non assomiglierà a niente che abbiamo visto finora.
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