Alimentazione del cane con struvite: cosa dare e cosa evitare

Aprile 30, 2025 - 02:00
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Alimentazione del cane con struvite: cosa dare e cosa evitare

Non dovrebbe seguire una dieta ‘a caso’: ecco qual è l’alimentazione del cane con la struvite e perché potrebbe essere importante anche per curare la sua salute.

Cani che mangiano dalla ciotola
Alimentazione per cane con struvite: cosa inserire e quali consigli seguire (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

‘La salute parte dalla tavola!’: alla base della salute dei nostri quattro zampe vi è la dieta che seguono, ma non può essere unica per tutti poiché ciascun Fido ha le sue esigenze. Di sicuro la garanzia di una vita sana per ognuno di noi (umano o animale che sia) è il mangiar sano, ma specifica per le esigenze di ciascuno: ad esempio è bene sapere qual è l’alimentazione del cane con struvite, cosa si sa di questa condizione e come può cambiare in base agli alimenti che assume: tutte le informazioni utili a riguardo.

La struvite nel cane: non ne soffrono solo i felini

Che cos’è la struvite? Si tratta di un minerale, un fosfato idrato di ammonio e magnesio. Purtroppo è una condizione comune ai quattro zampe sia canini che felini: la struvite nel gatto ma anche nel cane è una sorta di calcolo renale che si forma nelle vie urinarie sia di cani che di gatti. Si verifica quando il pH delle urine dell’animale è alcalino (superiore a 6,5) e vi è un aumento della concentrazione di magnesio, fosfato e ammonio. Ma le cause possono essere diverse:

Cane Shih Tzu in primo piano
Alimentazione per cane con struvite: i cani di razza Shih Tzu sono i più soggetti (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)
  • nel cane è spesso associata a infezioni batteriche,
  • nel gatto prevede la formazione di calcoli.

I sintomi sono quasi sempre gli stessi, ovvero:

  • minzione dolorosa e frequente,
  • sangue nelle urine,
  • vocalizzi durante la minzione per fastidio e dolore,
  • sforzo vano per urinare.

L’incremento del pH urinario è spesso legato a uno stile di vita inadeguato, ad abitudini sbagliate che accorciano la vita del tuo cane ma anche una predisposizione di razza e genere. Esistono infatti delle razze particolarmente ‘soggette’ a questo tipo di problema, che può anche essere legato all’età (solitamente negli animali dai 6 anni in su e di sesso femminile). Esse sono: lo Schnauzer nano, il Bichon Frisè, e lo Shih Tzu.

Cause e diagnosi del problema

Le urine dei cani che mangiano prevalentemente cibo secco e bevono poco non si ‘diluiscono’ a sufficienza e ciò facilita la sovrasaturazione delle urine stesse con ioni. La stessa cosa avviene quando nell’alimentazione quotidiana del nostro quattro zampe è presente un eccessivo apporto di proteine, che aumentano la concentrazione di urea e fosforo nelle urine: questi ultimi si arricchiscono di questi ioni, facilitando l’aggregazione di cristalli di struvite nella vescica del cane sotto forma di calcoli (detti appunto ‘calcoli di struvite).

Un altro fattore importante che può generare la comparsa di calcoli di struvite nel cane è legato alle infezioni batteriche e frequenti alla vescica. Tra i segnali a cui prestare attenzione per individuare tale problema nel cane, oltre a quelli già elencati, vi sono:

Attenzione: talvolta la presenza di calcoli da struvite in Fido non dà alcun sintomo o segnale! Sarà il nostro veterinario di fiducia a poter fare una diagnosi dell’eventuale problema attraverso test ed esami specifici. Questi ultimi possono consistere in ecografie o esami delle urine, in fase di controllo periodico.

A quel punto potrà procedere con la terapia, che generalmente consiste in una ‘liberazione’ del canale attraverso specifiche manovre e attraverso l’uso di antibiotici, in modo da scongiurare il pericolo di infezione batterica, e di antinfiammatori per calmare l’irritazione della vescica. Ma non solo: sarà necessario far adeguare il cane ad un nuovo stile di vita, più sano e diverso da quello precedentemente seguito, che comprenderà anche una nuova dieta.

L’alimentazione del cane con struvite: cosa possiamo inserire?

Come vedremo, l’alimentazione giocherà un ruolo fondamentale nella risoluzione del problema: utilizzare solo materie prima di qualità è il segreto per vivere bene e vivere più a lungo qualsiasi animale, ma farà particolarmente bene a un cane ammalato, oltre a farlo crescere in maniera ottimale. Un cane in salute è un cane felice, e lo si vedrà non solo dal fisico ma anche dal suo atteggiamento.

Una corretta alimentazione del cane non richiede grandi sacrifici ma solo un po’ di impegno: la dieta dovrà essere rivista e curata in modo adeguato alla problematica del nostro animale domestico. Potremmo farci aiutare dall’esperto, stilando con lui una dieta personalizzata per il nostro Fido pasto per pasto oppure acquistare alimenti in commercio adatti a prevenire questo disturbo.

In ogni caso proveremo a darvi qualche consiglio per procedere all’acquisto di alimenti idonei o magari di prodotti inscatolati adeguati alla condizione dell’animale. Il primo consiglio è evitare ‘il fai da te’, che rischia di complicare una situazione clinica compromessa e peggiorare la condizione di salute dell’animale (per questo è meglio confrontarsi sempre con il proprio veterinario prima di intraprendere una dieta particolare).

Solitamente gli esperti consigliano prodotti industriali studiati per le esigenze nutritive del cane con una determinata patologia, che contengono il giusto ‘bilanciamento’ dei nutrienti. Tali sostanza nutritive si riveleranno utili non solo al fabbisogno nutrizionale ma anche alla gestione (e la risoluzione) della malattia, oltre ad essere regolati appositamente per la sua prevenzione.

Se preferiamo cucinare da soli per il nostro quattro zampe (sebbene per molti il cibo per cani fatto in casa può essere rischiosa, oltre che dispendiosa in termini di tempo), il pasto del cane deve essere composto da almeno il 50% di carne e la restante parte dovrà essere composta da verdure e carboidrati.

Ciò che è importante è mantenere equilibrata la flora batterica e dargli cibo altamente digeribile. L’alimentazione dovrà essere integrata con:

  • acidi grassi essenziali,
  • Omega 3 e 6 (utili nella riduzione dell’infiammazione generale),
  • fermenti lattici (probiotici e prebiotici).

Un’alternativa potrebbe consistere in un tipo di alimentazione Barf per il cane, ma sempre sotto prescrizione medica.

L’alimentazione può prevenire la struvite?

Sì, c’è una dieta utile a prevenire la formazione di calcoli da struvite nel cane, ma la prima raccomandazione è quella di far bere tanto il cane, lasciare a sua disposizione una ciotola di acqua sempre fresca e pulita (magari nei mesi estivi sarebbe opportuna una ciotola in metallo che non la farà surriscaldare ed è sicuramente più igienica di quelle in plastica).

Ciotole con cibo umido
Alimentazione per cane con struvite: il cibo umido può aiutare a prevenire il problema (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

Oltre a bere tanto, saranno sconsigliati cibi che contengono molto calcio, ossalato e sodio; meglio evitare integratori di vitamina C e D. Un’alimentazione di questo genere ha come obiettivo:

  • ridurre la concentrazione di calcio e ossalato nelle urine;
  • aumentare la quantità d’acqua assunta;
  • aumentare il consumo di cibo umido o naturale;
  • evitare un eccesso proteico, soprattutto se si tratta di proteine di scarsa qualità.

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Per qualsiasi dubbio sarà meglio rivolgersi ad un esperto per capire come procedere in modo diverso.

L'articolo Alimentazione del cane con struvite: cosa dare e cosa evitare è stato pubblicato nella sua versione originale su www.amoreaquattrozampe.it.

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Redazione Redazione Eventi e News