Apple e Meta nel mirino dell’Europa: maxi-multe per violazioni al diritto digitale

Aprile 24, 2025 - 19:30
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Apple e Meta nel mirino dell’Europa: maxi-multe per violazioni al diritto digitale
Nella foto: Logo Apple. Foto di ©Matias Cruz su Pixabay

La stretta dell’Unione Europea sui colossi tecnologici americani si fa concreta. La Commissione europea ha inflitto sanzioni record ad Apple (500 milioni di euro) e Meta (200 milioni) per aver violato il Digital Markets Act (DMA), la normativa che mira a garantire concorrenza leale nel mercato digitale europeo.

Per Apple, si tratta di aver limitato la libertà degli sviluppatori di app, impedendo loro di proporre offerte alternative al proprio App Store. Gli utenti, secondo Bruxelles, non hanno potuto accedere ad alternative potenzialmente più economiche, ostacolati da vincoli imposti dalla Mela di Cupertino.

Dal canto suo, Meta è finita sotto la lente per il controverso modello „Pay-or-consent“, che obbliga gli utenti a scegliere tra una versione gratuita con pubblicità personalizzata o un abbonamento mensile per evitare gli spot. Secondo la Commissione, questa scelta non tutela davvero la privacy degli utenti né offre alternative sufficientemente trasparenti.

Apple si difende: „Sanzione ingiusta“

Apple ha già annunciato ricorso. In una nota ufficiale, l’azienda ha parlato di una decisione „ingiusta“, sostenendo di essere stata costretta a „regalare“ tecnologie sviluppate con ingenti investimenti. „Abbiamo lavorato per mesi per adeguarci alla normativa, ma la Commissione continua a cambiare le carte in tavola“, si legge nel comunicato.

Anche Meta ha fatto sapere che sta valutando le opzioni, ricordando che nel novembre 2024 ha introdotto una nuova versione del modello pubblicitario, meno invasiva in termini di dati personali. La Commissione sta esaminando la modifica, ma la multa resta riferita al periodo precedente (marzo–novembre 2024).

Sanzioni potenzialmente più alte

Il DMA prevede multe fino al 10% del fatturato globale annuo delle aziende, percentuale che può salire al 20% in caso di recidiva. Considerando che Apple ha dichiarato nel 2024 ricavi per oltre 400 miliardi di dollari, e Meta circa 165 miliardi, la Commissione avrebbe potuto spingersi anche oltre.

Oltre la multa: riflessi politici e tensioni transatlantiche

La decisione potrebbe acuire le tensioni commerciali tra UE e Stati Uniti. Andrew Ferguson, a capo della Federal Trade Commission statunitense, ha criticato il DMA definendolo „una forma di tassazione nascosta sulle aziende americane“. Ma Bruxelles respinge ogni accusa: „Il rispetto delle regole vale per tutti“, ribadisce la Commissione.

Nel frattempo, la presidente Ursula von der Leyen ha proposto un ulteriore passo avanti: una tassa sulle entrate pubblicitarie delle grandi piattaforme online. La linea è chiara: l’Europa vuole riportare equilibrio in un settore dove poche aziende detengono un potere enorme.

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Redazione Redazione Eventi e News