Black out in Europa: cosa è successo e cosa fare in Italia

Black out in Spagna, Francia e Portogallo: perché è successo e come evitare lo stesso in Italia con la flessibilità energetica e gli Energy Break di Octopus.

Aprile 30, 2025 - 13:23
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Black out in Europa: cosa è successo e cosa fare in Italia

Lunedì, gran parte di Spagna, Portogallo e Francia si è ritrovata improvvisamente al buio. Un black out massivo, durato diverse ore, ha messo in ginocchio milioni di cittadini e attività produttive. E con l’estate alle porte – periodo in cui il consumo elettrico sale vertiginosamente – è impossibile non farsi una domanda: può succedere anche da noi? E soprattutto, possiamo evitarlo?

  Cosa è successo?

Secondo Red Eléctrica, gestore del sistema elettrico spagnolo, tutto è iniziato con due perdite di potenza ravvicinate, a distanza di pochi secondi. Il sistema, incapace di reagire in tempo reale, è andato in protezione. Risultato? Interruzione totale della fornitura in buona parte della Penisola Iberica e nel sud-ovest della Francia.

Ma no, la colpa non è delle rinnovabili, come spesso viene troppo frettolosamente affermato. La verità è che la nostra rete elettrica è ancora pensata per un mondo che non esiste più, dominato da grandi centrali fossili, produzione centralizzata e consumi prevedibili. Ma oggi la produzione è distribuita, le fonti sono intermittenti e la domanda è molto più dinamica. Serve una rete che sia altrettanto… flessibile.

 

  Il punto non è che energia usiamo, ma come la gestiamo

  I black out non sono nuovi né esclusivi dell’era solare ed eolica:

  • nel 2003 l’Italia ha vissuto un evento simile,
  • nel 2006 è toccato alla Francia,
  • nel 2021 perfino il Texas, patria del petrolio, ha tremato al gelo.

La rete, insomma, non va solo potenziata: va ripensata. Ed è qui che entrano in gioco parole chiave come:

  • bilanciamento intelligente,
  • algoritmi predittivi,
  • flessibilità energetica.

 

  E se ti dicessimo che anche casa tua può fare la differenza?

Sì, proprio così. La cosiddetta flessibilità domestica è una risorsa preziosissima. Consiste nel modificare o spostare i consumi elettrici in base a quanto la rete è sotto pressione. Sembra complicato, ma non lo è.

Lo scorso inverno, noi di Octopus Energy abbiamo lanciato gli Energy Break: momenti in cui chiedevamo ai nostri clienti di spostare i consumi in fasce orarie in cui l’energia era più abbondante e meno costosa. In cambio? Uno sconto in bolletta, ma anche la soddisfazione di dare una mano concreta al Paese.

Il risultato? Straordinario. Migliaia di clienti hanno partecipato, contribuendo a ridurre i picchi di carico e a salvaguardare il sistema.

 

  Spoiler: sta per succedere di nuovo… in Italia!

Proprio così: dopo il successo dei primi Energy Break, stiamo per rilanciare nuove sessioni anche nei prossimi giorni, per prepararci al meglio all’estate.

E fidati: i picchi sulla rete non sono solo un problema tecnico. Costano, e tanto. Quando tutti consumano nello stesso momento, il sistema deve comprare energia “di emergenza” a prezzi altissimi. E indovina un po’? Quei costi li paghiamo noi cittadini.

 

  Il futuro è flessibile. E comincia adesso.

Nel nostro modello energetico del futuro, l’energia non si spreca, si condivide. E ognuno può fare la propria parte, semplicemente spostando l’orario in cui accende il forno, avvia la lavatrice o carica l’auto.

Più efficienza, meno sprechi, bollette più leggere.
E soprattutto: niente black out.

 

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Redazione Redazione Eventi e News