Buone pratiche cercasi per l’Italia dei paesi

Buone pratiche cercasi per le aree interne del nostro Paese. Zone stupende dal punto di vista paesaggistico, ma troppo frammentate rispetto ai servizi essenziali su salute, istruzione e mobilità a disposizione di quanti ci vivono. Spopolamento progressivo, invecchiamento della popolazione e un aumento delle disuguaglianze sono altre caratteristiche di questo squilibrio tra bellezza e abitabilità.
Nuova edizione
Per questo da anni Cittadinanzattiva sostiene da anni una strategia nazionale delle aree interne per garantire servizi essenziali imprescindibili per chi abita questi territori. Una delle tappe di tale strategia è la nuova edizione di “Chi l’ha fatto?”, il premio per le buone pratiche realizzate nelle aree interne, che abbiano in qualche modo contribuito a migliorare la qualità della vita ai residenti di questi luoghi.
Si parte dalle esigenze
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Unicredit, nell’ambito del programma Noi e Unicredit, è frutto della partnership con le associazioni dei consumatori di rilevanza nazionale (a cui Cittadinanzattiva partecipa dal 2005). Lo scopo è proprio quello di promuovere iniziative che, partendo dalle esigenze delle comunità locali, possano contribuire a contenere il fenomeno dello spopolamento ripartendo dai giovani per ricreare un senso di identità e di appartenenza.
Orizzonte ampio
L’edizione 2024 del contest, in considerazione dell’interesse suscitato dalla precedente edizione e di cui VITA ha dato conto, rivolgerà un’attenzione particolare ad iniziative orientate al raggiungimento dei 17 obiettivi globali dell’Agenda 2030 dell’Onu e in particolare ai temi della sostenibilità e delle disuguaglianze. Ci sono ancora alcuni giorni per presentare le candidature, che scadono alla fine del mese di aprile. Info per candidarsi alla pagina di Cittadinanzattiva
In apertura, la “Passeggiata ad Acri”, tra le iniziative premiate della passata edizione, Ufficio stampa Cittadinanzattiva
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