Con i superpolimeri spicca il volo dal nord est la produzione industriale dell’Additive manufacturing

A Padova, grazie ad un gruppo di imprenditori, nasce un hub dedicato all’innovazione e alla trasformazione dei processi produttivi attraverso l’uso di materiali avanzati e tecnologie italiane di ultima generazione.
Non è una multinazionale tascabile. Non è neppure una startup che ce l’ha fatta. Addivate rappresenta un nuovo modo di intendere la fabbrica moderna: un hub dedicato alle produzioni additive e specializzato in superpolimeri, materiali avanzati considerati unici per le loro proprietà meccaniche, termiche e chimiche.
Non siamo a Cupertino bensì a Padova, nel cuore pulsante dell’industria italiana del nord-est: un gruppo di imprenditori con alle spalle realtà produttive ed esperienza professionali di primario valore, hanno deciso di unirsi e dare vita ad una realtà imprenditoriale caratterizzata da una progettazione libera e creativa, da una modalità di produzione che potremmo definire “in cloud”, ossia un sistema produttivo in rete capace di gestire le esigenze più complesse, focalizzato su prototipazione e processi realizzativi rapidi e con una forte riduzione degli scarti.
I mercati dove tutto questo è già realtà riguardano il motorsport, l’avionica e l’aerospazio: grazie ad una tecnologia additiva di ultima generazione, completamente made in Italy; l’utilizzo di materiali innovativi, i superpolimeri (PEKK, PEEK, Carbon PEEK, ToolingX CF, ULTEM AM9085F) e un sistema di produzione B2B evoluto, caratterizzato per l’alta qualità, flessibilità e velocità di esecuzione, Addivate produce componenti all’avanguardia, personalizzati, progettati e sviluppati secondo una logica di co-design e certificazione del processo produttivo.
Il vantaggio della tecnologia additive attraverso l’uso di superpolimeri, fondamentali per abilitare nuovi scenari di innovazione e sostenibilità, migliorando la supply chain e ottimizzando le lavorazioni, è quello di ottenere una ripetibilità della linea produttiva con una riproducibilità ad altissima qualità degli oggetti, garantendo al tempo stesso una forte riduzione dei tempi di esecuzione e degli scarti.
“Il nostro punto di partenza è stata la tecnologia additiva che consente di progettare e lavorare su parti molto piccole di oggetti, riducendo sia i tempi di lavorazione sia gli scarti, con impatti rilevanti in termini di smaltimento. A questa tecnica, ormai molto diffusa, abbiamo deciso di associare i superpolimeri, ovvero materiali che consentono di qualificare la produzione di sezioni delicate e complesse di componenti industriali legati ai settori del motorsport, dell’avionica e dell’aerospace. Questa impostazione è resa ancor più qualificata grazie ad un sistema di imprese connesse tra loro, modello che consente di creare un ambiente di sviluppo progettuale e realizzativo rapido e flessibile, con soluzioni creative e adatte anche a produzioni complesse. Il tutto con un unico grande obiettivo: garantire competitività, innovazione e sostenibilità in tutte le fasi produttive” hanno dichiarato Alberto Baban, Enrico Solinas e Federico Zoppas, alcuni dei soci fondatori di Addivate.
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