Conpibel, sul piatto anche la proposta del retailer UniGross

Dopo le indiscrezioni degli scorsi giorni che indicavano il gruppo Ovs interessato a Conbipel – specialmente al controllo dei 130 store della storica catena di abbigliamento piemontese -, si è fatto avanti un altro pretendente. Si tratta di UniGross, in capo alla Genko srl, che in un comunicato dichiara di avere avanzato una proposta di acquisto del marchio […]

Conpibel, sul piatto anche la proposta del retailer UniGross
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Dopo le indiscrezioni degli scorsi giorni che indicavano il gruppo Ovs interessato a Conbipel – specialmente al controllo dei 130 store della storica catena di abbigliamento piemontese -, si è fatto avanti un altro pretendente. Si tratta di UniGross, in capo alla Genko srl, che in un comunicato dichiara di avere avanzato una proposta di acquisto del marchio e presentato un piano di rilancio commerciale all’attuale proprietario.

UniGross – realtà di Città Sant’Angelo (Pescara) – è presente sul mercato italiano del retail da oltre 40 anni e conta su 150 punti vendita in 15 regioni italiane, fatturando circa 50 milioni di euro e focalizzandosi sui settori biancheria e tessile per la casa, intimo, pigiameria, accessori, prodotti per la famiglia e abbigliamento sportivo, sia di proprietà che di brand italiani. Come riporta la nota, dal 1995 si è specializzata anche sull’assistenza commerciale e fornitura a piccole e medie catene di negozi, in prevalenza magazzini della rete UniGross in franchising o affiliati. L’azienda è presente anche nell’e-commerce con una piattaforma dedicata alla vendita online dei propri prodotti e di marchi nazionali.

“Sinergia è la parola chiave della nostra proposta di acquisto di uno storico e prestigioso brand italiano come Conbipel – spiega nella nota Giuseppe Massullo, proprietario di UniGross e amministratore unico di Genko srl -. Siamo convinti che la peculiarità di UniGross, unita a una visione commerciale di rilancio del brand Conbipel, possa innescare una virtuosa strategia di affermazione sul mercato, con una novità nel segmento di riferimento. Il concreto interesse al brand Conbipel rientra in una pianificazione di espansione della nostra azienda che in questi anni si è consolidata e affermata nel mercato italiano, evidenziando una crescita costante”.

Lo scorso luglio Conbipel ha intrapreso una composizione negoziata della crisi per evitare interventi da parte dei creditori. Nonostante un piano di rilancio supportato da un finanziamento di 15 milioni di euro, garantito da Sace e concesso dal fondo Anthilia, il retailer ha subito gli effetti negativi di ritardi nelle forniture e della contrazione dei consumi. Le stime sui ricavi non sono state raggiunte, portando l’azienda a dover avviare una nuova procedura di risanamento, che prevede la possibile chiusura di 50 punti vendita entro il 2025.

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