Ember: tre fatti dimostrano perché le rinnovabili fanno risparmiare e garantiscono sicurezza energetica

Aprile 24, 2025 - 03:30
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Ember: tre fatti dimostrano perché le rinnovabili fanno risparmiare e garantiscono sicurezza energetica

Fatto numero 1: il 74% della popolazione mondiale vive in paesi che sono importatori netti di combustibili fossili. Fatto numero 2: il costo di importazione di un pannello solare si ripaga in un solo anno, rispetto al costo di importazione della combustione di gas in una centrale elettrica. Fatto numero 3: il mondo sta già producendo una quantità sufficiente di elettricità solare ed eolica che, se utilizzata nei veicoli elettrici, sostituirebbe l’intero consumo mondiale di benzina. Sono questi i tre fatti che emergono da un nuovo report realizzato da Ember che presenta un focus su fossili e rinnovabili e nel quale viene evidenziato che il solare e l’eolico rafforzano la sicurezza energetica.

Lo studio è particolarmente importante anche per il momento in cui viene diffuso. Il 24 e 25 aprile, infatti, l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) e il governo britannico organizzano a Londra un vertice internazionale  sul futuro della sicurezza energetica. Ebbene, alla vigilia di questo importante appuntamento, i fatti evidenziati da Ember mostrano l’entità della popolazione mondiale che fa affidamento sui combustibili fossili importati, evidenziano come gli investimenti una tantum nell’energia pulita possono ridurre il flusso delle importazioni di combustibili fossili e indicano la portata con cui il solare e l’eolico possono già sostituire i combustibili fossili importati.

Ecco nel dettaglio quel che dicono questi tre fatti. Il primo: quasi tre quarti della popolazione mondiale (74%) vive in Paesi che importano combustibili fossili. In alcuni casi questa dipendenza è molto alta (il Giappone dipende dalle importazioni di combustibili fossili per soddisfare l’87% del suo fabbisogno energetico totale ma non va tanto meglio in Italia, che si attesta sul 77%), in altri casi è molto più bassa (le importazioni di combustibili fossili costituiscono solo il 21% del fabbisogno energetico totale della Cina). I Paesi esportatori di combustibili fossili, che dal 2019 includono gli Stati Uniti, non rappresentano la maggior parte della popolazione mondiale. Secondo fatto: il costo di importazione di un pannello solare si ripaga in un solo anno. La convenienza è evidente. Mentre infatti un pannello solare richiede un costo di importazione una tantum, l’importazione di combustibili fossili è un costo ricorrente. Un dollaro speso per importare pannelli solari farebbe risparmiare un dollaro all’anno sulle importazioni di gas, generando la stessa quantità di elettricità. Il terzo fatto è questo: il mondo sta già producendo elettricità solare ed eolica (4.626 TWh nel 2024) che, se utilizzata nei veicoli elettrici, sarebbe sufficiente a sostituire l'intero consumo mondiale di benzina nel 2024. Questo dimostra che il solare e l'eolico sono ormai tecnologie mainstream, con il potenziale di sostituire su scala non solo i combustibili fossili nel settore dell'energia, ma anche nel settore dei trasporti e nell'intera economia energetica.

Spiega il direttore del programma Globakl insights di Ember, Dave Jones: «I combustibili fossili sono come affittare una casa, le rinnovabili sono come possederne una. La differenza è semplice: con i combustibili fossili si continua a pagare, i prezzi sono fuori dal proprio controllo e il proprietario può rescindere il contratto quando vuole. Le energie rinnovabili richiedono un investimento iniziale, ma garantiscono stabilità e indipendenza a lungo termine. Sebbene l'infrastruttura per l'energia pulita possa richiedere un investimento iniziale, essa libera le nazioni dalle importazioni di combustibili volatili e dai costi ricorrenti, a differenza dei combustibili fossili, che sono un salasso economico permanente che mantiene la dipendenza da una forza esterna».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia