Europa Verde aderisce alla manifestazione “Due cortei una piazza”.

Aprile 10, 2025 - 02:30
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Europa Verde aderisce alla manifestazione “Due cortei una piazza”.
europa verde alessandro pennati camilla colombo

Riceviamo e pubblichiamo

Sabato 12 aprile Europa Verde aderirà e sarà presente a Gallarate ai “Due Cortei una Piazza” per difendere l’Ambiente e la Sanità PUBBLICA, temi per noi prioritari. Due facce della stessa medaglia che troppo spesso tendiamo a dimenticare: Stiamo bene se l’ambiente che ci circonda è sano!
Negli ultimi decenni, il continuo consumo di suolo che ha subito e continua a subire il basso Varesotto, così come si evince dai dati ISPRA, ed in particolare nei Comuni dell’asse del Sempione, è tra i più alti d’Italia.

Senza una programmazione territoriale da parte delle amministrazioni comunali ed un coordinamento provinciale/regionale, assistiamo giorno dopo giorno all’erosione di continue aree verdi, con progetti dove l’aspetto “green” e l’impatto ambientale passano sempre in secondo piano rispetto ad un “interesse strategico” che però non coincide mai con quello della cittadinanza: un greenwashing che nulla a che fare con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 dell’ONU. Ogni opera diventa un intollerabile sfregio, non più recuperabile, che incide su un territorio e popolazione già allo stremo perché vive abbondantemente parte dell’anno con alti livelli di inquinamento atmosferico. Ogni singolo fazzoletto di terra e albero andrebbe accudito e tutelato a partire dal fatto che la Lombardia ha chiesto, non essendo stata in grado di farlo nei
tempi stabiliti, una proroga di altri 10 anni alla l’UE per adeguarsi agli standard ambientali europei in merito alla qualità dell’aria; cosa c’è di meglio che radere al suolo un bosco per raggiungere questo risultato dopo una bella proroga?

La chiusura dei 2 Ospedali di Busto Arsizio e di Gallarate e la nascita del nuovo “Ospedale Unico” comporterà la distruzione di un’ulteriore area verde nel quartiere di Beata Giuliana a Busto Arsizio, senza dimenticare i collegamenti stradali che si vorranno realizzare tra i 2 comuni interessati in un luogo come il Sempione: una delle reti viarie più trafficate di tutta la Provincia di Varese. Non solo, l’ospedale nuovo finirebbe al centro di una delle zone più trafficare tra Busto e Gallarate a poche centinaia di metri da intense sorgenti di inquinamento: Superstrada della Malpensa, Autostrade A8 e Pedemontana, SS del Sempione e scalo intermodale Hupac che accoglie 1 milione di TIR all’anno (oltre 2500 TIR al giorno).

Al danno ambientale si somma, sotto varie forme, anche quello sanitario con una progressiva riduzione dei posti letto, inadeguati per il territorio che include anche Malpensa, che in caso di incidente dovrebbe rivolgersi ai nosocomi più vicini che, in questa tanto remota quanto spaventosa possibilità, dovrebbero garantire posti sufficienti per rispondere all’emergenza. A questo si aggiunge il decentramento della struttura che imporrà ulteriore consumo di suolo per il passaggio di mezzi di trasporto pubblici. Infine non sono note, né sono state condivise o discusse, le valutazioni di miglioramento del servizio che secondo le amministrazioni locali garantirebbero una maggiore efficienza e fruibilità del servizio di cura e prevenzione.

In uno dei territori tra più inquinati d’Europa, dove si continua a cementificare, distruggendo polmoni verdi che incidono sulla qualità dell’aria, riducendo la permeabilità del suolo, stravolgendo le già precarie aree naturali in sfregio alla salvaguardia della biodiversità, Europa Verde dice Sì alla valorizzazione degli ospedali esistenti al posto di un solo nuovo presidio, Sì ad una sanità consapevole, dove non sono i mattoni ed il cemento a curare le persone ma la professionalità del personale e la prevenzione, perennemente disattesa da infinite liste di attesa per interventi e analisi.

Altri invece dicono NO alla salute della popolazione prolungando la vita di inceneritori aperti da decenni, NO ad un contenimento del cemento, NO ad una riduzione di investimenti su strade e autostrade, tristemente vuote e con i costi a carico della collettività. Tutte opere che aumentano l’inquinamento e peggiorano la salute ma nel contempo… si chiudono gli ospedali! Si riducono i posti letto! Si razionalizza la spesa sanitaria…
Europa Verde ribadisce con forza che è dalla parte dei cittadini che pretendono di vivere in un ambiente sano, che è il primo elemento di prevenzione prima di accedere ad un servizio sanitario pubblico che deve essere di qualità ed a portata di tutti, capillare ed efficiente.

Alessandro Pennati (coportavoce provinciale Europa Verde – Verdi)

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