Finocchiona IGP: la qualità del territorio e della sostenibilità in corsa verso l’America

Aprile 30, 2025 - 11:30
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Finocchiona IGP: la qualità del territorio e della sostenibilità in corsa verso l’America

Il 2025 segna il decimo anniversario per il Consorzio della «Finocchiona IGP», dieci anni di artigianalità, territorio, qualità e lungimiranza, visto quasi il raddoppiamento dei volumi rispetto all’anno di fondazione del Consorzio, verso un fatturato che si attesta intorno ai 25 milioni di euro.

La finocchiona, prodotto fortemente identitario della Toscana che da tempo guarda anche mercati importanti quali America, Germania ed Inghilterra, si avvale di severo disciplinare rigoroso dei produttori, quale ottima combinazione capace di garantire standard qualitativi prettamente elevati, nel rigoroso rispetto delle buone pratiche tradizionali, accogliendo il «grande sapere» delle colline tosane. Nell’interessante convegno avvenuto nel Palazzo Sacrati Strozzi di Firenze, grande risalto hanno avuto le parole che hanno visto protagonista il Consorzio ove spicca l’oasi della Finocchiona IGP, iniziativa nata dalla collaborazione con «3Bee», climate tech company», leader nella tecnologia per la protezione degli ecosistemi. Tutto questo portando alla nascita d’un complesso di alveari tecnologici, nonché piante autoctone nelle colline vicino Cortona, per sensibilizzare ulteriormente la qualità della vita delle api nonché le biodiversità del loro habitat, generando un impatto su circa 300.000 api con 300 milioni di fiori impollinati l’anno.

Perché anche di api parliamo? Semplicemente poiché simile progetto ha dato la svolta verso nuove ricette ideate con Sua Maestà la Finocchiona e miele prodotto negli alveari, dando via a quel matrimonio vincente tra tale consorzio e ristoratori della Toscana, verso genuine nonché squisite ricette d’autore, replicabili anche nella mura domestiche.

A Stefania Saccardi Vice Presidente della Regione Toscana ed Assessore all’Agroalimentare, abbiamo domandato di questo buon salume toscano sempre più apprezzato negli Stati Uniti. Sembra quasi si siano spalancate le porte per tale bontà.

«Effettivamente abbiamo fatto un lungo lavoro in merito iniziato già nel 2023, lavorando attivamente nel settore della sanità e dell’agricoltura. Pertanto…ce l’abbiamo fatta, visto che in questo periodo dovrebbe partire la prima spedizione per l’oltre Oceano augurandoci che tutto fili a gonfie vele vista l’importanza di tale mercato come lo è stato per il vino ed olio della nostra regione. Innegabile il pensiero dei dazi» – prosegue – «contando tuttavia su un prodotto d’alta qualità, certificato IGP Toscana. I presupposti di buona accoglienza ci sono tutti.»

Parliamo d’un buon alimento che tuttavia ha la sua bella percentuale di grasso. È pensabile che il popolo americano lo accompagni come noi italiani a buona verdura, oppure è preferibile con buon pane ed ottima schiacciata salata?

«Ehhh, bella e difficile domanda: sappiamo che il loro piano alimentare è un po’ diverso dal nostro nonostante rispetto ad altri alimenti, questo sia più genuino.»

Con questi dazi americani rimandati di pochi mesi ci sarà una buona ripresa specie nel campo delle borse?

«Intanto quest’ultime hanno dato buoni segnali di ripresa rispetto ai tempi precedenti: la sospensione è da considerarsi una buona notizia visto che ci sarà più tempo nelle trattative. Francamente la politica del Presidente Trump è difficilmente leggibile…un giorno si orienta con dazi al 200% poi al 20%, poi li sospende…poi vanno al 10%…mah, penso che l’unico ancoraggio, l’unica cosa vera, sia quella d’investire nella qualità e valore dei nostri prodotti. Affronteremo poi augurandomi come Europa e non come paese, le tematiche conseguenti alle politiche degli Stati Uniti.»

Quindi «La spada di Damocle» incombe sempre.

«Purtroppo sì, speriamo nel buon senso comune.»

Pasqua è alle porte, mangerà agnello, capretto?

«No, non è mia consuetudine, mi orienterò verso altri piatti.»

Quindi una scelta dettata …

«Non da una ideologia se è questo che vuol sapere.»

Allora la mangia la carne?

«Sì, amo la bistecca ed ho crisi d’astinenza se per un po’ non la mangio.»

L'articolo Finocchiona IGP: la qualità del territorio e della sostenibilità in corsa verso l’America proviene da IlNewyorkese.

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Redazione Redazione Eventi e News