Gasparri, Salis e i concorsi di bellezza, il centrodestra sulle barricate: “Basta fare la vittima”

Genova. A meno di un mese dal voto, nella campagna elettorale che porterà all’elezione del nuovo sindaco di Genova il tema dell’estetica e dell’aspetto fisico diventa motivo di dibattito tra battute, caricature e dichiarazioni che alimentano le polemiche. E dopo il commento sui social del capogruppo di Forza Italia al Senato, l’ex ministro Maurizio Gasparri, sul fatto che la candidata del campo largo Silvia Salis sia “caruccia”, ma che “la politica non si inventa, è un mestiere serio, e le elezioni non sono un concorso di bellezza”, e la risposta della diretta interessata (“Nel 2025 puoi solo provare pena e disagio per uomini che parlano ancora così delle donne”), intervengono anche il presidente della Regione Marco Bucci, il candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi e l’annunciata vicesindaco Ilaria Cavo.

Bucci: “Ci sono esagerazioni da ambo le parti”

“A noi il punto di vista estetico interessa veramente poco, anzi direi quasi zero – ha detto Bucci a margine di un evento in cui le donne della lista Orgoglio Genova hanno presentato i loro punti programmatici sul tema femminile – A noi interessano i contenuti e noi lavoriamo per i contenuti della nostra città, come abbiamo dimostrato in questi anni facendo molto, molto di più del delle giunte passate, anche per quanto riguarda il valore della diversità, che è enorme”

Interpellato sulle parole di Gasparri, Bucci ha chiarito che “questo non c’entra nulla, non ha niente a che vedere con quello che facciamo noi. D’altra parte potrei andarci anch’io al concorso di bellezza, o no? Non mi ritenete valido? Non è questo il livello su cui vogliamo lavorare. Poi ognuno può fare tutte le battute che vuole, come chi mi definisce arrogante o chi pensa che io usi la violenza. In realtà io sono vittima della violenza, anche le fotografie lo dimostrano, quindi come vedete ci sono esagerazioni da ambo le parti. Io non lavorerei sulle esagerazioni, lavorerei sui contenuti”.

Poi la stoccata a Salis, che ha appena presentato il suo programma: “A proposito di contenuti, ho visto che è stato pubblicato il programma dell’avversaria e dico:  “È tutto qui?”. Questa è l’unica cosa che posso dire. È come quello di Orlando, ha tante belle parole, tra l’altro condivisibili. Io l’avrei firmato tutto, però poi la gente si aspetta anche di vedere cose concrete, cioè cosa facciamo, dove troviamo i soldi. Asili gratuiti per tutti? Bene, ditemi dove trovate i soldi. Faremo anche noi il biglietto gratuito per i sessantenni per la metropolitana? Se i soldi ce lo consentono, ok. Non è così che i genovesi si aspettano un programma. Il programma deve essere fatto con punti chiave, punti definiti, cose da fare e dove si trovano i finanziamenti. C’è tutta una una marea di cose che andrebbero tutte quante discusse in confronti ben fatti, però i confronti bisogna farli. Se non si fanno i confronti allora tocca a me dire queste cose ai lavoratori e ai soci, questo è quello che devo fare”.

Ilaria Cavo: “Salis accetti i confronti, sia una campagna elettorale nel merito”

Più secca la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, che ha puntato il dito contro una vignetta condivisa sui social da Arianna Viscogliosi, ex assessora della prima giunta Bucci attualmente in Azione, che mostra una caricatura di Salis e Piciocchi: “Io ho appena visto un post di una persona che rappresenta una parte della centrosinistra e che ha anche fatto l’assessore alle pari opportunità, che ha fatto un concorso di bellezza mettendo una caricatura del nostro candidato sindaco.Andatevelo a vedere e ditemi da che parte sta l’esagerazione. Io credo che se riportiamo tutti al giusto livello e entriamo nel merito la campagna elettorale entra nel vivo e sicuramente ci darà ragione per tematiche e proposte”.

Così come Bucci, Cavo ha nuovamente chiesto a Salis un confronto: “Penso che Gasparri volesse portare l’attenzione su quelli che sono i temi, gli argomenti, il merito di questa campagna elettorale, perché mi sembra che fino a oggi, sicuramente fino a ieri, non ci fosse neanche un punto programmatico su cui ragionare su cui confrontarsi. Se si vuole andare oltre tutto questo e far diventare questa campagna elettorale veramente di merito, ebbene Silvia Salis esca da quell’immagine che ha di chi non vuole fare il confronto e accetti i confronti. Io sono disponibilissima, se vuole un quarto d’ora, venti minuti su qualunque tema, Pietro Picciocchi ancora più di me e credo che questa sia la campagna elettorale”.

Piciocchi: “Basta vittimismo, ci vuole anche senso dell’umorismo”

Insiste sui temi, e invita a sdrammatizzare e a usare “un po’ di senso dell’umorismo”, anche Pietro Piciocchi: “Io credo che la mia avversaria debba smetterla di fare la vittima, perché tutte le volte che ho chiesto un confronto, tutte le volte che ho anche evidenziato alcuni contenuti di merito che ci vedevano in disaccordo, la cosa è sempre stata buttata sul fatto che fossero aggressioni e attacchi personali. Io otto anni fa non sarei stato assolutamente pronto per fare il sindaco di questa città, pur operando in settori che avevano dei punti di contatto con l’attività della pubblica amministrazione. Mi sono fatto le ossa, ho fatto la gavetta, quindi il concetto che ieri è stato messo in luce è esattamente questo: che per questo ruolo complesso bisogna avere una conoscenza delle regole, delle dinamiche, dei meccanismi, e non c’entra nulla essere uomini o essere donne”.

“Io oggi che cosa dovrei dire? – prosegue Piciocchi – Ho visto questo post della Viscoiosi, questa grafica in cui mi dipingono brutto, magari lo sono, non pretendo certo di essere bello perché io credo di essere una persona molto umile, non ho nessuna presunzione sulla mia estetica. Però brutto, goffo, grasso, io mi sono fatto una grande risata, posso dire? Ma ci vuole un po’ di senso dell’umorismo e finiamola sempre con questo vittimismo”.