Germania, per il ministero dell’Economia e dell’energia Merz sceglie la manager Reiche

La sua nomina ha sorpreso molti osservatori perché ha lasciato la politica dieci anni fa per intraprendere una carriera nel settore energetico. Katherina Reiche è stata scelta da Friedrich Merz come ministro dell’Economia e dell’energia del prossimo governo tedesco. Il cancelliere in pectore vuole che sia lei a rilanciare le finanze della Germania e l’industria dell’energia. Ex parlamentare da ormai diversi anni, Reiche è attualmente amministratore delegato della società di infrastrutture energetiche regionali Westenergie, una divisione di E.ON, il più grande operatore di reti elettriche in Europa.
La decisione è stata annunciata dalla Cdu insieme alle scelte per altri sei ministeri riservati al partito che è arrivato primo alle elezioni di febbraio e ha lavorato per dar vita a un governo di coalizione insieme al gemello conservatore Csu e ai socialdemocratici della Spd.
Durante i mandati parlamentari, terminati nel 2015, Reiche è stata una sostenitrice dell'energia nucleare, che ha definito difficile da sostituire. Bisognerà vedere come si muoverà ora che la Germania ha detto addio al nucleare e fatto segnare continui nuovi record energetici grazie alle rinnovabili.
Per ora comunque l’accoglienza è buona anche da parte di sigle impegnate nell’accelerazione di eolico e solare. Simone Peter, responsabile del gruppo industriale Renewable Energy Association, ha dichiarato che Reiche è una candidata «esperto» alla guida del ministero, che può vantare una carriera nella trasformazione del sistema energetico. «Ciò che è importante ora è garantire l'espansione delle rinnovabili in tutti i settori, un programma di flessibilità per bilanciare la produzione e la domanda in tempo reale e una transizione decisa nei settori del riscaldamento e dei trasporti», ha aggiunto Peter.
Anche il capo della Federazione tedesca delle industrie dell'energia e dell'acqua, Kerstin Andreae, ha definito Reiche una «provata esperta» del settore che saprà affrontare le sfide richieste dalla nuova posizione assegnatale.
Ovviamente bisognerà testare il nuovo governo alla prova dei fatti, ma intanto, sulla carta, la squadra messa in piedi da Merz si annuncia desiderosa di portare avanti la storica transizione energetica del Paese senza grandi modifiche e di attenersi agli obiettivi climatici esistenti. Unica cosa, come sottolinea tra gli altri il sito Clean energy wire, la bozza di accordo di coalizione e la composizione del futuro gabinetto suggeriscono che la politica climatica potrebbe diventare meno prioritaria di quanto sia stata con il precedente governo tedesco.
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