Giorgia Meloni in missione a Washington

Aprile 10, 2025 - 14:30
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Giorgia Meloni in missione a Washington
Nella foto: Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Foto di ©gov.it

L’ultima speranza dell’Europa per evitare una guerra commerciale con gli USA

Il conto alla rovescia è iniziato: il prossimo 16 aprile la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà ricevuta alla Casa Bianca, in un incontro che potrebbe determinare il futuro dei rapporti commerciali tra Europa e Stati Uniti. L’obiettivo è ambizioso: evitare l’entrata in vigore di dazi doganali statunitensi fino al 20% su una vasta gamma di prodotti europei, prevista per il 15 aprile.

Una nuova escalation commerciale metterebbe in difficoltà l’economia europea, con le nuove tariffe che – secondo le stime di Bruxelles – porterebbero le casse statunitensi a incassare fino a 80 miliardi di euro l’anno, rispetto agli attuali 7 miliardi.

Meloni al centro della diplomazia europea

In questo momento critico, i riflettori sono puntati sull’Italia. Giorgia Meloni è vista come la leader europea con il miglior accesso alla cerchia di Donald Trump, favorito per un secondo mandato alla presidenza degli Stati Uniti. Un capitale politico che l’Italia sta cercando di mettere a frutto, nel tentativo di congelare – o almeno ridurre – l’impatto delle nuove tariffe.

La missione è chiara: ottenere l’annullamento o, almeno, la riduzione al 10% dei dazi imposti da Washington. Una trattativa in extremis, che arriva quando la Commissione europea – guidata da Ursula von der Leyen – non è riuscita finora a ottenere risultati concreti, con le sue proposte respinte dallo staff di Trump.

Il ruolo di mediazione di Meloni ha però generato forti tensioni all’interno dell’Unione Europea, in particolare con la Francia. Il presidente Emmanuel Macron, che si considera la guida naturale dell’Europa, è infastidito dall’iniziativa italiana e insiste per una risposta dura: Parigi propone misure ritorsive come la tassazione dei giganti digitali americani – da Google a Amazon, passando per Meta e Microsoft.

Roma, invece, spinge per un approccio più morbido, almeno nella fase iniziale. Al fianco dell’Italia si sono schierati Spagna e Irlanda, mentre la Francia continua a premere per l’introduzione immediata dei contro-dazi europei già a partire dal 15 aprile.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, un diplomatico italiano ha risposto con fermezza alle accuse francesi: “Primo, non è vero che stiamo bloccando una reazione chiara; secondo, è solo una dichiarazione dell’ambasciatore francese”.

Nonostante Meloni non disponga formalmente di un mandato negoziale dell’UE, a Bruxelles si registra un tacito sostegno alla sua iniziativa. La presidente von der Leyen, che ha avuto rapporti regolari con Meloni anche in altre occasioni sensibili, avrebbe accettato un incontro sia prima che dopo la visita della premier italiana a Washington.

Il commissario europeo al commercio, lo slovacco Maros Sefcovic, finora ha trovato porte chiuse a Washington. Ma ora ammette con pragmatismo: “In questo momento, chi ha il numero di telefono di Trump farebbe bene a usarlo”.

L’incontro del 16 aprile potrebbe rappresentare l’ultima occasione per scongiurare una crisi commerciale che avrebbe ripercussioni in tutta Europa. In gioco non ci sono solo i dazi, ma anche il ruolo geopolitico dell’Unione in un mondo sempre più polarizzato.

Giorgia Meloni, che negli ultimi mesi ha intensificato i contatti con attori globali come Elon Musk, è determinata a giocare la carta della diplomazia personale. E in un’Europa divisa tra falchi e colombe, spetta proprio a lei il compito di tentare il miracolo che riuscì a Jean-Claude Juncker nel 2018.

Riuscirà ancora una volta l’Europa, con un volto italiano, a fermare la tempesta all’orizzonte?

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Redazione Redazione Eventi e News