Gli Stati europei approvano il declassamento nella protezione del lupo, Wwf: «Precedente pericoloso»

Aprile 17, 2025 - 09:30
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Gli Stati europei approvano il declassamento nella protezione del lupo, Wwf: «Precedente pericoloso»

Grazie allo status di protezione finora accordato alla specie, la popolazione di lupi in Europa è cresciuta del 58% in dieci anni, passando da circa 12.000 individui a oltre 21.500 nel 2022. Adesso però sta tornando a rischio, con la recente proposta della Commissione europea di declassare il lupo – nel quadro della Convenzione di Berna – da "specie rigorosamente protetta" a "specie protetta" che ha sollevato forti critiche da parte di esperti e organizzazioni ambientaliste.

In tutta risposta, Legambiente e Wwf Italia hanno ufficialmente depositato un’istanza d’intervento nel ricorso già incardinato presso il Tribunale dell’Unione europea contro tale declassamento, decidendo dunque di intraprendere la via giudiziaria come già fatto da altre associazioni.

Ma oggi i rappresentanti degli Stati membri (Coreper) hanno approvato la proposta di  proposta di declassamento del lupo nel quadro della direttiva Habitat, nonostante solo  lo 0,065% del bestiame europeo ogni anno sia predato dal lupo.

«Il declassamento della protezione del lupo è una decisione sbagliata che antepone il tornaconto politico alla scienza. Non offre alcun aiuto concreto alle comunità rurali e agli allevatori, ma riduce la possibilità di investire in misure preventive per favorire la convivenza. Rappresenta un precedente pericoloso per la protezione delle specie a rischio in Europa ed è anche un segnale preoccupante di come la politica si stia allontanando dalla scienza», commenta Dante Caserta in qualità di responsabile Affari legali e istituzionali del Wwf Italia.

La strada sembra segnata, ma ancora non è detta l’ultima parola: ora è il Parlamento europeo che è chiamato a votare questa decisione sbagliata, nel corso delle prossime settimane. E il Wwf chiede ai parlamentari italiani «di mantenere l’integrità» di questo strumento essenziale per proteggere l’ambiente in Europa.

«Al Governo italiano, che purtroppo è stato uno dei primi a chiederne il declassamento, chiediamo con forza, ma con poca speranza – concludono gli ambientalisti del Panda nazionale – di non implementare nell’ordinamento italiano l’eventuale declassamento del lupo e di continuare a mantenere una protezione rigorosa. Lo chiediamo in nome della scienza, della possibile convivenza tra uomo e animali e della natura del nostro Paese, di cui il lupo è un protagonista essenziale».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia