Grazie Francesco. Il papa della gioia, della misericordia e della speranza

Aprile 23, 2025 - 16:00
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Grazie Francesco. Il papa della gioia, della misericordia e della speranza
Foto di papa Francesco, esposta nel Kaiserdom di Francoforte (21.04.25) Foto: ©PCB

La sua scomparsa nel giorno del Lunedì dell’Angelo è stata improvvisa seppur non inaspettata. Lo abbiamo visto a Pasqua dare la benedizione Urbi et orbi. Lo abbiamo visto provato ma lui non si è risparmiato, ha vissuto con pienezza anche i suoi ultimi deboli giorni dopo la lunga degenza in ospedale fra febbraio e marzo

La tristezza per la sua morte si accompagna alla gratitudine per il suo operato, per il suo stile umile, coraggioso, fuori dagli schemi. Un papa vicino ai poveri, ai migranti, ai detenuti, un pastore vicino a tutte le esistenze fragili (quali non lo sono?): Chiesa, ospedale da campo; papa del dialogo interreligioso, della pace, del disarmo, dell’ecologia integrale, per la cura della casa comune. Papa del rinnovamento della Chiesa di cui il sinodo sulla sinodalità è il segno più tangibile, per una Chiesa in uscita, Chiesa dell’accoglienza, aperta per tutte e tutti.

Avremo tempo per comprendere meglio e appieno la novità del suo papato, molti sono i suoi documenti che hanno portato cambiamenti. Nello scandalo degli abusi che ha scosso la Chiesa negli ultimi 15 anni, papa Francesco fece appello a tutto il popolo di Dio per il rinnovamento, la conversione spirituale della Chiesa, indicando nel clericalismo un male che distoglie la Chiesa dalla sua missione. Da quella lettera al popolo di Dio dell’agosto 2018 nacque l’idea di un sinodo sulla sinodalità (2021 – 2024), un processo di rinnovamento della Chiesa dal suo interno, che tiene conto delle diversità ma che ha nella figura del papa il garante dell’unità: comunione, partecipazione e missione. Papa Francesco ha preso il documento finale del sinodo lo scorso ottobre e lo ha fatto pubblicare senza un suo intervento o revisione. Questo è esercizio di sinodalità. Su questioni importanti, diaconato per le donne, celibato dei preti e altro ancora, non si è definitivamente espresso, né ha imposto soluzioni di magistero. È stato un papa che cercava, che ha posto domande, e anche per questo è stato un papa molto amato anche dai non cattolici. Ha celebrato la Pasqua, festa della vita, oggi troppo spesso calpestata e vilipesa, e se n’e andato nei giorni del mistero pasquale.

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Redazione Redazione Eventi e News