Il cane legge il mondo attraverso gli odori. Ma come fa?

Il cane legge il mondo attraverso gli odori: ma come funziona questa incredibile abilità canina? Ecco qualche informazione e curiosità.
L’olfatto è il senso con cui i cani leggono il mondo e si approcciano alla realtà che li circonda. I quattro zampe hanno un olfatto estremamente sviluppato e, non diversamente dalle altre specie viventi esseri umani compresi, catalogano gli odori dividendo quelli che preferiscono da quelli che invece non sopportano o che possono provenire da sostanze potenzialmente pericolose. L’olfatto serve ai cani per prendere coscienza di quanto hanno intorno, di che cosa è accaduto e di cosa accadrà. Ecco in che modo, l’olfatto viene utilizzato nel mondo canino.
Il mondo letto attraverso l’olfatto: ecco come fa il cane a conoscere la realtà attraverso gli odori
Mentre per gli esseri umani il senso principale è la vista, per i cani fondamentale è il senso dell’olfatto. Proprio sulla base degli odori, i quattro zampe riescono a farsi un’immagine del mondo che li circonda.
Lo studio del team israeliano sul funzionamento del cervello dei cani quando annusano un odore
A studiare e comprendere come funziona il cervello canino in presenza di un odore è stato il team della Bar Ilan University, in Israele. In uno studio pubblicato sul Journal of Biophotonics gli scienziati hanno illustrato un nuovo metodo di analisi che permette di capire quali parti del cervello dei cani sono più attive quando annusano. Il team israeliano ha impiegato per lo studio un metodo non invasivo, che monitora l’attività cerebrale dei cani grazie all’uso del laser verde.
Capace di scandagliare pelle e ossa, il laser verde consente di effettuare un’indagine non invasiva. Usato con una fotocamera ad alta definizione, il laser ha permesso di “illuminare” tre aree del cervello dei cani che si attivano quando annusano. La prima di queste tre aree è il bulbo olfattivo, che “processa” gli odori. La seconda area è l’ippocampo, che è legato alla formazione di ricordi. La terza area è l’amigdala, che è responsabile delle risposte emotive agli stimoli.
Gli odori come motore dei ricordi nel cane
Il team ha studiato un campione di cani mentre annusavano quattro diversi odori forti (alcol, marijuana, mentolo, aglio). I ricercatori hanno messo in evidenza l’importanza dell’area dell’amigdala, mettendo in rilievo come ci sia una componente emotiva per i cani quando annusano gli odori e percepiscono il mondo attorno a loro. I cani associano stati d’animo diversi a determinati odori. Secondo lo studio, questa scoperta suggerisce che, nell’addestramento dei cani da fiuto, è fondamentale tenere conto dei loro stati emotivi. Il team sottolinea inoltre che è possibile sviluppare strumenti specializzati che sappiano “tradurre” le risposte emotive dei cani a un certo odore.
Come funziona l’olfatto nei cani
Le dimensioni della mucosa olfattiva dei cani vanno da 18 a 150 cmq, con 150 mila recettori per centimetro quadrato. Ben diversa da quella umana, che ha una lunghezza di soli 3 o 4 cmq. Il naso dei cani è in grado di percepire, grazie all’organo vomero nasale, i feromoni, ovvero sostanze chimiche emesse dagli esseri viventi per indurre una determinata attività comportamentale nei membri della stessa specie. Questi segnali chimici, che possono essere più o meno volatili in base alla loro funzione comunicativa, rilasciano informazioni sul proprio status. Attraverso la variazione dell’odore, il cane raccoglie quindi informazioni sullo stato emozionale al rientro a casa.
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Per i cani, l’atto di fiutare è controllato dal cervello e richiede apprendimento, migliorando e raffinandosi con la pratica e l’esperienza. I quattro zampe sono attratti soprattutto dagli odori intensi. I cinque più apprezzati dai cani sono l’odore del pet mate; l’odore di altri animali; l’odore della carne; gli odori di erba e terra; l’odore del formaggio.
Come rivelato da diversi studi scientifici, i cani hanno degli organi sensoriali olfattivi molto più sviluppati rispetto a quelli degli esseri umani: ai circa cinque milioni di recettori olfattivi degli umani corrispondono gli oltre trecento milioni di recettori olfattivi dei cani. Attraverso l’olfatto il cane raccoglie un numero esorbitante di informazioni, riuscendo a capire dove sono stati i suoi umani e chi hanno incontrato e con chi o cosa sei entrato a contatto. Le sue capacità olfattive gli permettono di elaborare non solo tutti gli odori presenti sugli abiti, ma anche le emozioni provate dai suoi umani.
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I cani sono in grado di comprendere lo stato d’animo e i sentimenti provati dagli esseri umani. Recenti studi hanno dimostrato infatti come i quattro zampe siano non solo in grado di capire quando i loro proprietari sono stressati o sono tristi, ma siano anche in grado di rispondere a quelle situazioni cercando di fornire conforto.
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I cani, antenati dei lupi e abituati alla vita in branco, hanno adattato le loro abitudini all’organizzazione gerarchica della società umana e al nuovo ruolo che veniva loro richiesto. Maggiormente predisposti a comprendere i segnali della comunicazione umana, i cani si sono rivelati degli ottimi compagni di vita per le persone, considerate come componenti del loro branco da proteggere e tutelare. Sentire gli odori degli umani quando tornano a casa è uno dei modi per proteggere i loro umani. (di Elisabetta Guglielmi)
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