Il tattoo è sempre più high-tech (e connesso al web)

È DEMOCRATICO. Se prima il tatuaggio «era appannaggio quasi esclusivo di giovani e giovanissimi, ora l’età media di chi si avvicina alla body art è salita a 40, anche a 50 anni», osserva il tatuatore Mirko Zona, titolare dello Zonart Tattoo Studio e direttore artistico della nascente Como Tattoo Convention (la prima edizione è attesa per ottobre 2025). Soprattutto, il tattoo è sempre più hi-tech.

C’è, per esempio, quello che si presenta patch e performa da wearable device come DuoSkin, nato dalla partnership tra il team Microsoft Research e il Massachusetts Institute of Technology: in foglia d’oro, è dotato di sensori che leggono la pelle e ne rilevano i parametri fondamentali, dal livello di idratazione alle fluttuazioni di temperatura. In futuro, pare, sarà in grado di ottimizzarli. Altrettanto evoluto l’E-Tattoo allo studio all’Università di Vancouver: impiega Digital Ink, un inchiostro sperimentale che ne consente la connessione al web. Un domani potrebbe caricare appuntamenti, scadenze, emoticon, lasciandoli trasparire a fior di pelle. Tecnologia prossima alla fantascienza che nulla toglie al fascino dell’attuale body art.
Reality Show: lo stile realistico è il più richiesto per i tattoo

Foto Ramona Reuter/ Blaublut Edition. Model: Esra Türkkanli
Mirko Zona tatua Realistico, attualmente lo stile più richiesto. «Niente guizzi fantastici: i disegni si attengono al vero per ricreare volti (noti e non, ndr ), personaggi storici, pet, statue classiche, soggetti sacri», dice. Una scuola giovane (ha una quindicina d’anni), specie se paragonata alle veterane Old School, Maori, Giapponese, Tribale.
Quelle che il Naso francese Anaïs Biguine ha tradotto in ricette olfattive e raccolto in una fragrance collection dal gusto pittorico: Gri Gri, questo il nome del brand portato in Italia da Abaton, conta quattro eau de cologne dedicate al tattoo world.
Cosa fare prima di farsi un tauaggio: la preparazione
Una preparazione serve, eccome. «Sì a un’esfoliazione delicata nei giorni che precedono il tatuaggio», riprende Mazzotta. «Rimuove gli ispessimenti, uniforma la grana cutanea, livella lo strato corneo».

Priority Cream di Etoo – Courtesy Press Office
Ma attenzione al prodotto scelto: «Scrub aggressivi oppure soin a base di retinoidi possono creare arrossamenti e irritare, compromettendo così la resa del disegno e gli eventuali tempi di guarigione», avverte l ’esperta. Che sottolinea anche come idratazione e nutrimento siano essenziali: «Accentuano l’elasticità cutanea e incoraggiano la penetrazione dell’inchiostro. Via libera, quindi, all’applicazione di formule fluide umettanti, arricchite da una componente lipidica, soprattutto in caso di cute secca o piuttosto sensibile».
Punti critici. come scegliere la zona da tatuare
Indecisi sul tattoo da farsi? Intuire come evolverà il disegno aiuta. «Al cliente serve immaginazione, all’operatore bastano esperienza e lungimiranza», assicura Zona. La scelta dell’area è la prima discriminante: «Il consiglio è evitare punti soggetti a cedimenti, come seno o addome, o caratterizzati da pieghe, vedi mani, gomiti e ginocchia», interviene Laura Mazzotta, chirurgo presso AEsthe Medica di Ferrara. «Mani e dita, esposte a lavaggi frequenti, possono sbiadire più rapidamente». Il viso? Ha pelle sottile e sensibile, con una maggiore presenza di terminazioni nervose. Chi ha bassa soglia di sopportazione del dolore, si astenga. Niente sole prima che siano trascorse 4-6 settimane dall’esecuzione.

Tattoo Balm di Eterea – Courtesy Press Office
In seguito, mai esporsi senza aver schermato il disegno con una formula dotata di Spf 50. Solo così si proteggono colori e definizione della body art.
Tatuaggio: come farlo durare più a lungo
Tra i gesti da evitare per le due settimane che seguono, invece, l’esecuzione del tattoo, Mazzotta inserisce «bagni prolungati, piscine e saune, responsabili di uno sbiadimento anzitempo del disegno». Stop anche all’attività fisica, perché «l’eccessiva traspirazione potrebbe rallentare la cicatrizzazione». La detersione è uno step cruciale.

Dermo Tonic di Olcelli Farmaceutici – Courtesy Press Office
«Va effettuata con acqua tiepida e un detergente neutro, privo di profumi e agenti irritanti, evitando di strofinare l’area. Per asciugare, si può tamponare con un panno pulito o una garza sterile», consiglia Mazzotta. Una crema cicatrizzante specifica, infine, favorisce la riparazione.
Se non ti piace, lo cancello
«Se il disegno ha stancato, lo si può eliminare; se si è sciupato, lo si può ritoccare», rassicura ancora la dottoressa Mazzotta. «Al laser Q-Switched si è affiancata una seconda opzione, rappresentata dal laser a picosecondi. Il meccanismo d’azione è analogo: il raggio raggiunge le particelle d’inchiostro e le frantuma perché possano essere soppresse dal sistema immunitario». Il numero di sedute varia in base a dimensioni, profondità e colore. «Da quattro a dieci, in media, gli appuntamenti necessari, a un costo minimo di 150 euro a seduta».

Tattoo Stick Spf 50+ – Courtesy Press Office
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