Intel conferma licenziamenti nei prossimi mesi

In occasione della pubblicazione dei risultati finanziari relativi al primo trimestre 2025, il CEO Lip-Bu Tan ha comunicato ai dipendenti che è prevista una riduzione della forza lavoro nei prossimi mesi. Secondo le fonti di Bloomberg, Intel dovrebbe licenziare oltre 20% di persone. La decisione è parte della riorganizzazione aziendale in corso.
Secondo round di licenziamenti
Il nuovo CEO aveva illustrato la sua strategia all’inizio di aprile. Contrariamente a quanto ipotizzato da vari esperti del settore, Intel Foundry rimarrà nelle mani dell’azienda californiana, in quanto necessaria per riguadagnare la posizione di leader nella progettazione e produzione di chip. È tuttavia indispensabile ridurre i costi e quindi incrementare i profitti.
La soluzione prevista è snellire i vari team all’interno di Intel. Ad agosto 2024 sono stati licenziati circa 15.000 dipendenti. A fine 2024, il numero totale è sceso a 108.900. Secondo Bloomberg ci sarà un altro taglio del 20%. Il CEO ha sottolineato che “i leader migliori riescono a realizzare il massimo con il minor numero di persone“, senza però specificare quante persone verranno licenziate nel corso dei prossimi mesi.
Lip-Bu Tan ha inoltre evidenziato la necessità di ridurre la burocrazia ed eliminare i meeting superflui. Intel utilizza attualmente il lavoro ibrido con tre giorni alla settimana in ufficio. Dal 1 settembre saranno obbligatori quattro giorni in ufficio per migliorare la produttività e rafforzare la connessione con i colleghi.
Il 14 aprile è stata annunciata la vendita del 51% di Altera a Silver Lake e la separazione da Intel. Non è invece più previsto lo spin-off di Intel Capital.
Per quanto riguarda i futuri processori, Intel scrive nel comunicato stampa che la produzione in volume inizierà nel secondo semestre. Entro fine anno verranno annunciati i primi chip Panther Lake (Core Ultra 300) con tecnologia 18A (1,8 nanometri).
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