Iran. Pezeshkian ribadisce la sua opposizione al dialogo sotto la ‘massima pressione’

Aprile 27, 2025 - 11:30
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Iran. Pezeshkian ribadisce la sua opposizione al dialogo sotto la ‘massima pressione’

di Annalisa Giovannini

Teheran sembra puntare su alcune convinzioni per rifiutare il negoziato che potrebbe portare a una apertura delle già turbolente relazioni internazionali bilaterali ma impone obiettivi e precondizioni che certamente non sono accettabili per Washington.
Teheran mostra l’intenzione di negoziare, difatti Khamenei il 28 gennaio aveva dato il suo cauto consenso a un “prudente” negoziato anche al fine di rallentare la morsa delle sanzioni, come è stato ribadito da molti diplomatici iraniani ma la politica estera degli Stati Uniti compie azioni e alimenta illusioni che alla fine possono portare all’escalation di dispute. Il trasferimento dei colloqui sul nucleare dall’Oman a Roma potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase nelle relazioni tra Stati Uniti e Iran. Se finora il dialogo è stato spesso mediato da attori terzi, dai recenti incontri in Europa si potrebbe aprire la strada a contatti diretti, anche alla luce delle tensioni regionali crescenti e dei dossier ancora aperti, dal nucleare alle sanzioni, fino alla sicurezza nel Golfo. L’incontro tra le delegazioni avrebbe dovuto fare luce su quanto siano distanti le posizioni su due questioni chiave: fino a che punto gli Stati Uniti intendano richiedere lo smantellamento dell’infrastruttura nucleare iraniana; se i negoziati possano estendersi a tematiche non nucleari, come ad esempio i missili balistici e il sostegno di Teheran ai gruppi militanti non statali nella regione mediorientale.
Gli Stati Uniti hanno continuato a inasprire le sanzioni contro un’economia iraniana già fragile, mentre rafforzavano al contempo la loro presenza militare nella regione.
Contemporaneamente il presidente riformista Masoud Pezeshkian ha ribadito la necessità che l’Iran “risolva le tensioni con l’occidente”, e sottolinea la volontà politica da parte iraniana di un nuovo accordo capace di affievolire le tensioni. Masoud Pezeshkian, in un discorso emozionante tenutosi all’udienza di impeachment dell’ex ministro dell’Economia e delle Finanze, ha sottolineato le difficoltà che il paese deve affrontare a causa delle sanzioni americane, ma ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il rifiuto di Teheran di avviare un dialogo con Washington come riflesso della cosiddetta campagna di “massima pressione” di Donald Trump, che prende di mira l’economia di Teheran.

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Redazione Redazione Eventi e News