Jessica e Lulù Selassié sbottano contro Verissimo dopo l'intervista di Bortuzzo * Biccy

Dopo essere stato in silenzio per settimane (e aver annullato l’intervista con Luisella Costamagna), Manuel Bortuzzo ha annunciato che sarebbe andato a Verissimo a raccontare la sua versione della storia sulla denuncia fatta a Lulù Selassié e sulla sentenza a un anno e otto mesi per l’ex gieffina. Stamani, poche ore prima dell’intervista di Manuel, Jessica Selassié ha scritto su Twitter: “Buongiorno e buona domenica! Oggi ci prepariamo ad ascoltare grandi verità. I love you all come sempre“.
Subito dopo l’intervista che Manuel ha rilasciato a Silvia Toffanin, la sorella maggiore di Lulù è sbottata su Instagram, lamentandosi per le esternazioni fatte dal ragazzo e l’assenza di prove: “Certe dichiarazioni senza prove in un programma giornalistico non dovrebbero esser lasciate al caso. Verissimo, Mediaset e Silvia Toffanin“.
Anche Lulù ha parlato e su Instagram ha chiesto il diritto di replica alla conduttrice di Canale 5: “Diritto di replica! Travolta dalle falsità oscene che sono andate in onda oggi, attendo una vostra chiamata per organizzare una mia intervista replicando ad accuse e menzogne gravissime. Non mi aspettavo questo accanimento da parte di una donna come Silvia, sono veramente allibita“.
Silvia Toffanin concederà uno spazio anche a Lulù?
#verissimo pic.twitter.com/DSrZqUjssb
— Jessicaselassie (@JessySelassie) April 27, 2025
Jessica Selassié e la difesa per sua sorella Lulù.
Dopo numerosi giudizi e commenti (quasi sempre critici) di opinionisti nelle trasmissioni Rai e Mediaset, Jessica Selassié è intervenuta sui social in difesa di Lulù. La vincitrice del Grande Fratello Vip ha preso le parti di sua sorella e ha parlato di ‘diffusione distorta dei fatti’.
“Mia sorella era talmente in cerca di fama che è stata nascosta per tre anni, mentre veniva massacrata di insulti e parolacce sui social. Ma certo, la fama si cerca così, restando in silenzio e lasciandosi distruggere in pace, no? Ci vuole del genio a sparare una cavolata del genere in diretta, su una rete nazionale, durante un programma RAI. Serve un bel coraggio.
Per tutti coloro che si sentono in diritto o dovere di esprimere la propria opinione sulla vicenda giudiziaria che riguarda nostra sorella, ci teniamo a chiarire alcuni punti fondamentali. È essenziale e doveroso distinguere tra la richiesta del Pubblico Ministero di condanna e la sentenza del giudice.
Troviamo inaccettabile il modo in cui alcuni programmi televisivi e non hanno trattato questa vicenda, diffondendo una versione distorta dei fatti e, soprattutto, dando voce a persone che ci hanno calunniate e descritte come persone pericolose, senza alcun rispetto per la verità e per il principio di presunzione di innocenza. Nostra sorella ad oggi non è stata condannata, eppure viene trattata come tale da certo tipo di stampa e dalla televisione, che hanno scelto deliberatamente di alimentare una narrazione tendenziosa, ignorando volutamente le dichiarazioni degli avvocati e la versione dei fatti di Lucrezia“.
Qual è la tua reazione?






