Muore in una cava di marmo nella giornata mondiale dedicata alla sicurezza sul lavoro

Aprile 29, 2025 - 23:00
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Muore in una cava di marmo nella giornata mondiale dedicata alla sicurezza sul lavoro

È morto in una cava di marmo proprio nel giorno in cui i sindacati celebrano la giornata mondiale dedicata alla sicurezza sul lavoro. L’incidente mortale è avvenuto ieri mattina a Carrara. L’uomo di 59 anni è morto mentre era alla guida di un dumper (un mezzo pesante utilizzato all’interno delle cave di estrazione) che è finito fuori strada ed è precipitato per molti metri. L'uomo è rimasto schiacciato sotto il mezzo ed è deceduto sul colpo. È stato inviato subito dal 118 il Soccorso cave con medici e infermieri, che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul posto sono intervenuti anche gli operatori della prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro dell'Asl, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine. Inizialmente è stato allertato anche l'elicottero Pegaso, ma quando i primi sanitari sono arrivati sul posto, purtroppo il 59enne era già deceduto e l'elisoccorso non è intervenuto.

Si chiamava Paolo Lambruschi, e tutti lo ricordano come il «gigante buono» ex giocatore di basket, che ora viene ricordato sui siti che ne piangono la morte ritratto mentre mostra con orgoglio il certificato Avis di Benemerenza d’Oro con Rubino per aver raggiunto nel corso degli anni 81 donazioni di sangue.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessora alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini hanno inviato un messaggio di cordoglio: «Davvero non c’era modo peggiore per celebrare la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. La morte di Paolo Lambruschi, esperto camionista, per un incidente nella cava di marmo di Miseglia a Carrara, ci riempie di tristezza, ma ci spinge anche a proseguire nel nostro impegno per evitare incidenti mortali, infortuni e malattie professionali. Proprio questa mattina avevamo infatti annunciato il nostro investimento di un milione e mezzo di euro per la formazione, finalizzati cioè a finanziare percorsi di formazione aggiuntiva sulla sicurezza per lavoratrici e lavoratori. Era questo il modo che avevamo scelto per celebrare concretamente la Giornata mondiale e per ribadire il nostro impegno per fare in modo che gli infortuni e le morti sul lavoro siano finalmente azzerate. Ai familiari di Paolo Lambruschi vogliamo far giungere i sensi della nostra vicinanza e del nostro più profondo cordoglio. Ai suoi compagni di lavoro, alle organizzazioni sindacali e a tutte le parti coinvolte nella difficile battaglia per rendere il lavoro più sicuro ribadiamo che il nostro impegno per la sicurezza non verrà meno e, ne siamo sicuri, così sarà anche per il loro, perché questa è una battaglia che deve combattere ogni giorno e con l’impegno di tutte le parti».

Parole di cordoglio ma anche di sollecitazione a cambiar rotta arriva da Legambiente Carrara, che scrive in una nota: «Ancora una volta la città deve piangere un morto sul lavoro in cava. Proprio nella “Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro”, la vigilia del Primo Maggio, festa dei Lavoratori, viene macchiata dal sangue di un operaio e velata dal lutto. Di nuovo i bacini marmiferi si rivelano “fabbriche del rischio” di fronte al quale non basta più né il pianto né l’indignazione del giorno dopo: occorre una nuova stagione di controlli e di prevenzione di tutti gli enti, non solo di ARPAT e Guardia di Finanza (che hanno meritoriamente siglato un recente protocollo d’intesa) ma anche Azienda USL, con lo SPISSL, e soprattutto del Comune  che rappresenta l’intera collettività carrarese, che di quel “bene comune” è la sola e unica proprietaria e non può e non deve più permettere che le cave siano ancora un luogo di morte. Mentre il nostro cordoglio va alla famiglia di Paolo Lambruschi, assicuriamo il nostro impegno quotidiano per ottenere nei bacini lapidei una gestione sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia da quello sociale e della salute e sicurezza dei lavoratori».

Un tema, quello della sicurezza sul lavoro, al centro anche dell'intervento tenuto oggi dal presidente Mattarella in vista della Festa del Lavoro: «Quella delle morti del lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione. È evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia