Nasce il 25° Parco nazionale: il Matese entra nella grande famiglia delle aree protette

A distanza di quasi dieci anni dall'ultima istituzione di un parco nazionale (Pantelleria, 2016), l’Italia amplia il suo patrimonio naturalistico: è nato ufficialmente il Parco nazionale del Matese.
Il decreto, firmato il 22 aprile dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, sancisce perimetrazione, zonizzazione e misure di salvaguardia dell'area, che si estende per quasi 88.000 ettari tra Campania e Molise.
«La firma di oggi, nella Giornata della Terra, afferma in concreto il valore della biodiversità del nostro Paese – ha dichiarato il Ministro Gilberto Pichetto – il Matese è uno scrigno di natura e cultura, che entra formalmente nella lista dei Parchi nazionali, aprendosi a una visione di sviluppo nuova che vogliamo costruire con la forte condivisione di istituzioni e comunità locali».
Il provvedimento, frutto di un lungo percorso di concertazione che ha coinvolto il Mase, Ispra, 52 amministrazioni comunali, quattro province e due regioni, dà finalmente seguito anche alla pronuncia del Tar del Lazio dell’ottobre 2024.
Il Parco Nazionale amplia i confini del precedente Parco regionale del Matese, istituito nel 2002 ma mai pienamente operativo per la mancata approvazione delle norme attuative.
«Da oggi il territorio acquisirà una visibilità nazionale e il trasferimento di notevoli risorse, al fine di rendere il Parco anche un’occasione, tra le altre cose, di rilancio turistico – ha aggiunto il Sottosegretario Claudio Barbaro, delegato alle aree protette – Il Mase, con il nuovo Governo, ha costituito l’Area marina protetta di Capospartivento, il Parco ambientale di Orbetello e adesso il Parco nazionale del Matese, a dimostrazione che esiste una strategia e una visione precisa sullo sviluppo delle aree da tutelare, pur nel convincimento che fra l'uomo e il territorio occorra consolidare un equilibrio che sappia preservare sia la natura che lo sviluppo».
Accolto con entusiasmo il nuovo parco da parte di Legambiente, che da anni si batte per il riconoscimento del valore ambientale del Matese: «Si aggiunge l'ultimo tassello alla tutela della biodiversità in Appennino, finalmente è istituito il Parco Nazionale del Matese», così commentano Andrea De Marco e Mariateresa Imparato, rispettivamente presidenti di Legambiente Molise e Campania, insieme ad Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente nazionale.
«È il giusto riconoscimento ad almeno 3 generazioni di legambientini, di ambientalisti e amanti del territorio all'impegno profuso per la tutela del massiccio matesino. – continuano da Legambiente – È servita una dura vertenza negli ultimi 7 anni per ottenere un risultato voluto dalla maggioranza dei matesini che hanno dovuto subire ritardi incomprensibili che sono costate perdita di opportunità e degrado del territorio. Ma finalmente il destino del Parco nazionale del Matese, l'area protetta che unisce i due versanti del massiccio, si compie nell'anno che si festeggiano i trenta anni di cinque Parchi nazionali e del Progetto APE – Appennino Parco d'Europa».
Con l’istituzione del Parco del Matese, l’Italia riafferma il suo impegno nella difesa del suo immenso patrimonio naturale, in un momento cruciale per il futuro del Pianeta.
«Questa nuova area protetta che nasce nella giornata mondiale della Terra – concludono da Legambiente - la dedichiamo alla memoria di Papa Francesco, il più importante messaggero di PACE e ostinato difensore della natura che ha operato nell'ultimo decennio per salvare il Pianeta e combattere la crisi climatica».
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