Omicidio Ravasio. L’ultimo marito vivente della mantide di Parabiago è capace di intendere e di volere


Marcello Trifone, l’ultimo marito vivente della mantide di Parabiago Adilma Carneiro Pereira, è capace di intendere e di volere. Questo l’esito della perizia psichiatrica disposta dal tribunale di Busto Arsizio a cui è stato sottoposto nelle scorse settimane nell’ambito del processo che lo vede imputato per l’omicidio volontario di Fabio Ravasio insieme alla moglie e ad altre sei persone il 9 agosto dello scorso anno.
Le dottoresse Laura Ghiringhelli e Marina Carla Verga hanno concluso che «Marcello Trifone non è affetto da disturbo psichiatrico ascrivibile alla più accreditata e recente nosografia psichiatrica. È un soggetto che al momento del fatto è quindi da ritenersi capace di intendere di volere. Il soggetto è in grado di partecipare coscientemente al processo. L’aver escluso l’esistenza di patologia di mente pregressa o attuale rilevante ai fini forensi, esonera il perito da rispondere al quesito circa l’eventuale pericolosità sociale del periziato».
Vedremo quale effetto avrà l’esito della perizia sulla versione di Trifone che se in un primo momento aveva scaricato Adilma, era poi tornato sui suoi passi.
Il processo che vede imputata la donna brasiliana quale mandante e ideatrice del delitto insieme ad altri sette complici (gran parte dei quali rei confessi e accusatori della mantide) proseguirà il 5 maggio con l’ascolto dei primi testimoni dell’accusa.
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