Ospedale di Rapallo, la nuova tac si guasta dopo meno di un mese. Pastorino: “Vergognoso”

Aprile 22, 2025 - 22:30
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Ospedale di Rapallo, la nuova tac si guasta dopo meno di un mese. Pastorino: “Vergognoso”
Inaugurazione ospedale Rapallo

Genova. Opposizione in Regione ancora all’attacco della giunta Bucci sul fronte sanità, questa volta per i problemi riscontrati dalla nuova tac acquistata per l’ospedale di Rapallo. A meno di un mese dall’inaugurazione, avvenuta alla presenza dell’assessore Massimo Nicolò, il macchinario si è guastato e attualmente non è in funzione. Colpa di un problema alla scheda madre, hanno spiegato dalla Asl 4, che ha reindirizzato i pazienti in attesa all’ospedale di Sestri Levante con prevedibili disagi.

Ancora una volta assistiamo all’ennesimo spettacolo di propaganda da parte del centrodestra regionale. Sempre in prima fila a tagliare nastri, a fare foto di gruppo, a raccontare la favola di una sanità che funziona. Ma la realtà, purtroppo, è ben diversa – attacca  Gianni Pastorino, consigliere regionale, capogruppo della Lista Orlando Presidente e rappresentante di Linea Condivisa – Un macchinario da oltre mezzo milione di euro, acquistato con fondi del Pnrr, che avrebbe dovuto rappresentare il fiore all’occhiello della diagnostica nel Tigullio. E invece è già fermo, inutilizzabile, e gli utenti vengono dirottati altrove. Una situazione vergognosa”.

Pastorino ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione in consiglio regionale: “Chiederò spiegazioni puntuali: com’è possibile che un’apparecchiatura di ultima generazione, appena inaugurata, sia già fuori servizio? Chi ha eseguito i collaudi? Chi ha dato il via libera alla messa in funzione? E soprattutto: chi risponderà dei disagi che ora ricadono su utenti e operatori sanitari, già alle prese con un sistema fragile e sotto pressione?”,

Il consigliere ha ricordato che l’ospedale di Rapallo, da Pnrr, è destinato a diventare casa e ospedale di comunità, punto di riferimento essenziale per il territorio per garantire servizi continui, affidabili e di prossimità. La diagnostica ha però subito un duro colpo, cui si aggiunge il fatto che all’ospedale di  Lavagna la Tac, a causa dell’età del macchinario, subisce spesso blackout.

I fondi del PNRR andavano usati con responsabilità e competenza. Invece la Regione li ha impiegati per una campagna elettorale permanente, senza garantire una vera affidabilità delle apparecchiature né un piano di manutenzione serio. E ora ne pagano le conseguenze le cittadine e i cittadini, che hanno diritto a servizi funzionanti, non a passerelle politiche – conclude Pastorino – Non bastano i fondi, serve visione. E chi governa oggi la sanità ligure ha dimostrato ancora una volta di non averne”.

La replica dell’assessore Nicolò: “Nessun bluff, criticità già risolte”

“Non c’è nessun bluff quando si inaugurano nuove infrastrutture sanitarie che arricchiscono l’offerta sul territorio. C’è semmai l’imprevisto che evidentemente chi non amministra non immagina e non sa gestire, ma che noi invece sappiamo affrontare e superare. E infatti siamo lieti di poter rassicurare il consigliere di opposizione sul regolare funzionamento della TAC di Lavagna mentre a breve ripartirà anche quella di Rapallo“.

Questa la replica a Pastorino dell’assessore regionale alla sanità Massimo Nicolò, che ha spiegato che “a Rapallo la nuova apparecchiatura ha subito un guasto tecnico nel periodo di addestramento del personale. I pazienti, che erano stati inseriti nel periodo di prova, erano provenienti da prenotazioni presso altre strutture e sono stati ricollocati a Lavagna o a Sestri Levante con esame effettuato immediatamente. Non c’è stato quindi alcun disservizio nella gestione delle prenotazioni. Il problema, legato a un difetto di fabbricazione di una scheda elettronica, è stato risolto il lunedì successivo. L’attività di formazione è stata rimodulata nel minor tempo possibile per la ditta fornitrice, e riprenderà nella seconda settimana di maggio”.

“A Lavagna, invece, la tac ha registrato un primo guasto il 31 marzo, risolto in pochi giorni con la sostituzione del tubo radiogeno e altre componenti. Oggi l’apparecchiatura è regolarmente in funzione – conclude Nicolò – Si tratta di criticità che rientrano quindi nella complessità gestionale di macchinari ad alta tecnologia e sono state gestite con tempestività grazie al lavoro sinergico tra il personale tecnico, sanitario e le ditte fornitrici, senza che nel frattempo si siano registrate particolari criticità”.

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Redazione Redazione Eventi e News