Paolo Masetti eletto alla guida dei Consorzi di bonifica, è il nuovo presidente di Anbi Toscana

Aprile 29, 2025 - 23:00
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Paolo Masetti eletto alla guida dei Consorzi di bonifica, è il nuovo presidente di Anbi Toscana

L’associazione toscana che riunisce i Consorzi di bonifica attivi in Regione, Anbi Toscana, ha eletto oggi a Firenze i nuovi vertici: alla presidenza di questi importanti enti deputati alla difesa del suolo e della gestione delle risorse idriche è arrivato Paolo Masetti, dal 2024 già alla guida del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno.

Masetti è laureato in Scienze geologiche e funzionario della Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze: 66 anni, disaster manager, dal 2014 al 2024, è stato sindaco di Montelupo Fiorentino (FI) e delegato per la Protezione Civile in Anci nazionale, in Anci Toscana e nell’Unione Empolese Valdelsa.

«Un grande onore, un grande onere, un grande impegno la presidenza di Anbi Toscana – commenta a caldo il neo presidente – in un contesto complesso, di cambiamento climatico, in cui i Consorzi hanno già dimostrato quello che sono capaci di fare. La cosa importante è che siamo arrivati a questa soluzione in maniera condivisa e questo ha posto delle basi più che serene per poter lavorare al meglio, tutti insieme, nei prossimi cinque anni».

Nel ruolo di vicepresidente di Anbi Toscana è stata confermata l’imprenditrice agricola casentinese Serena Stefani, alla guida del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno dal 2019. Dal 2021, Stefani è anche componente del consiglio nazionale di Anbi, Associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica e Irrigazione.

«Un ringraziamento ai presidenti per la fiducia e stima per un incarico che mi investe di responsabilità – aggiunge Stefani – quelli che abbiamo davanti saranno cinque anni importanti per rendere i territori più resilenti. Sarà fondamentale agire sul fronte della prevenzione, degli interventi strutturali e nei lavori necessari a portare l’acqua, senza la quale l’agricoltura non è possibile».

«Oggi si conclude un percorso lungo, anche complesso, di grande scambio di idee, che però ha portato a un risultato di grande qualità – aggiunge il direttore di Anbi Toscana, Fabio Zappalorti – Sia presidente che vicepresidente regionali sono due persone che conoscono bene i Consorzi di bonifica e che possono affrontare insieme agli altri presidenti questo percorso».

Si tratta di un lavoro essenziale. In Toscana i Consorzi di bonifica programmano, progettano e mantengono in efficienza, attraverso l’attività di vigilanza e la manutenzione ordinaria di 52.000 km di corsi d’acqua; progettano, affidano e realizzano progetti strutturali; gestiscono, progettano e realizzano distretti irrigui. Si tratta di un lavoro prezioso per mantenere la sicurezza idrogeologica del territorio di competenza e per la fornitura di acqua al sistema socio-economico e alle imprese agricole. A oggi tra le molteplici opere realizzate e gestite dai Consorzi di bonifica e irrigazione, possiamo evidenziare alcuni dati significativi: 273 Comuni; 10 Province; 36.702 Km di corsi d’acqua in gestione; 10.555 km di corsi d’acqua manutenuti ogni anno; 96 impianti idrovori; 382.600 ettari di superficie irrigata; 572 dipendenti di cui 450 tra tecnici specializzati e operatori di mezzi d’opera; 387 mezzi d’opera (escavatori, trattori, camion ecc.); 46 idrovore mobili.

«In Toscana abbiamo un passato che definisco importante, visto che l’opinione sui Consorzi è positiva nel 51% dei cittadini – conclude il direttore nazionale di Anbi nazionale, Massimo Gargano – Il ruolo dell’agricoltura nella società di oggi è nuovo e diverso. La ricchezza dell’Italia è data dalla bellezza dei territori, incluse le aree interne, e questa bellezza, sicurezza e competitività si deve al lavoro degli agricoltori e della manifattura. I danni fatti quando si pensava che il modello di sviluppo fosse il cemento sono stati enormi».

Un contesto in cui la Toscana rivendica l’importanza della riorganizzazione della materia introdotta dalla legge regionale 79/2012, operativa dal 2013. Attraverso di essa, la Regione Toscana ha razionalizzato il sistema, superando la frammentazione delle competenze e affidando unicamente ai Consorzi di Bonifica (ridotti da 13 a 6) la gestione dei corsi d’acqua e l’irrigazione. Nel corso degli anni, viene sottolineato, il lavoro dei Consorzi si è ampliato, abbracciando sempre più temi connessi con la sicurezza, la tutela dei fiumi e del territorio, ma assumendo anche ruoli ancora non codificati, che oggi sono da sostenere e valorizzare. Tutto questo all’interno di uno scenario in cui i cambiamenti climatici da una parte contribuiscono a rendere il territorio potenzialmente più fragile, dall’altra mettono di fronte al problema della carenza idrica.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia