Piazza del Plebiscito occupata, le forze dell’ordine: “Il caos non è dovuto al piano traffico ma agli 11 concerti in 19 giorni”

Le forze dell’ordine a Napoli sono in fibrillazione. Al già complesso presidio del territorio, si aggiunge quotidianamente la gestione di una viabilità compromessa dall’apertura di cantieri che a sua volta causa la chiusura di strade e lo sviluppo di piani traffico alternativi. Tale situazione diventerà esplosiva, in vista del settembre ‘di fuoco’ che attende i residenti di Chiaia, Quartieri Spagnoli, Pizzofalcone e Santa Lucia. Il motivo? L’aver organizzato per il secondo anno consecutivo ben 11 concerti in Piazza del Plebiscito in soli 19 giorni.
Piazza del Plebiscito a Napoli occupata dai concerti
La spregiudicata privatizzazione della piazza, già lo scorso mese di luglio scatenò la rabbia dei residenti, di fatto intrappolati a casa loro. Il sindaco Gaetano Manfredi, interpellato sul tema da l’Unità, promise – oltre che di continuare sulla strada dei grandi eventi– di tenere conto delle istanze dei cittadini. È evidente che ha mentito, ignorando la promessa fatta. Così la kermesse ‘Napoli città della musica‘ è tornata ad essere, in realtà, ‘Stadio Diego Armando Maradona e Plebiscito in musica‘, in quanto la struttura sportiva di Fuorigrotta e la piazza simbolo di Napoli saranno gli unici luoghi ad ospitare live show a luglio e a settembre.
A settembre residenti di nuovo in trappola ed ostaggi dei concerti
L’argomento ha suscitato anche la contrarietà della Presidente della I Municipalità Giovanna Mazzone e di molti consiglieri, sia della maggioranza che dell’opposizione. Le loro dichiarazioni sono state raccolte e pubblicate proprio da questo giornale. Non dimentichiamo che la I Municipalità è dello stesso ‘colore’ politico del Comune. A quanto pare la testardaggine del primo cittadino è riuscita nel ‘miracolo’ di far essere tutti d’accordo. Anche nel Consiglio comunale è stata trasversale l’opinione, per la quale è stata una follia organizzare di nuovo tutti quei concerti al Plebiscito.
Le bugie del sindaco Manfredi e lo scontro politico
Secondo quanto appreso da l’Unità, da alcune fonti interne alle forze dell’ordine, l’occupazione di Piazza del Plebiscito non piace neanche a gran parte degli uomini e delle donne in divisa. Innanzitutto, l’aver scaricato sul solo piano traffico le responsabilità e le cause dei disagi che patiranno cittadini e residenti, è stata soltanto una scusa. Una sorta di ‘scarica barile istituzionale’. Non è affatto facile predisporre una gestione efficace per la viabilità che impedisca qualsiasi tipo di problema, quando devi affrontare: il centro paralizzato per un mese intero, strade chiuse per lavori, traffico già in tilt per l’apertura di cantieri.
La scusa del piano traffico: il problema è delle forze dell’ordine
Non sorprenderebbe, dunque, se il piano traffico che sarà varato in vista del mese di settembre, sarà più o meno quello dello scorso anno. Per questo motivo è centrale anche un altro tema, quello della sicurezza. In questo caos, volutamente organizzato, i soccorsi (ad esempio gli operatori del 118 e i Vigili del fuoco), potranno muoversi con facilità nel momento in cui saranno costretti a intervenire? Ecco perché la nostra battaglia, contro questo uso scellerato degli spazi pubblici, giustificato dal fatto che i soli concerti possano portare soldi (in primis) e benefici alla città (soprattutto in termini di promozione di immagine), è così decisa e determinata. Del resto, a pensarla in questo modo, a quanto pare siamo in tanti. Ma a Palazzo San Giacomo ciò non interessa affatto.
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