Precipita per 7 piani nello stabile abbandonato: morta 19enne, la tragedia all’ex Molino Agostinelli

Non ce l’ha fatta la ragazza precipitata per sette piani a Roma, sabato scorso, in uno stabile abbandonato. Aveva 19 anni, si chiamava Carlotta. L’edificio era quella dell’ex Molino Agostinelli, in via del Pescaccio all’Aurelio, un edificio abbandonato da oltre vent’anni. La procura aprirà un fascicolo oggi, presumibilmente con l’ipotesi di omicidio colposo. Sulla tragedia indaga la polizia.

Non è escluso che la ragazza fosse entrata nello stabile per scattare delle fotografie ai murales che riempiono alcune pareti dello stabile abbandonato con delle amiche. Al momento è la pista più battuta da chi indaga. La tragedia riapre anche il dibattito sulla struttura. Per oltre cinquant’anni all’interno erano state prodotte farine per i grandi marchi italiani.

Abbandonata da oltre vent’anni, ormai dal 2005, era diventata un rifugio per senzatetto e una discarica abusiva. Era diventato negli ultimi anni centro di espressione per writer e meta per amanti della street art. RomaToday racconta in un articolo di un edificio anche affascinante ma soprattutto pericoloso, degradato, senza porte o con infissi instabili, scale senza corrimano, pavimenti con buchi enormi.

La vittima era originaria della provincia di Viterbo. Il suo corpo è stato recuperato sabato pomeriggio intorno alle 16:00 dai vigili del fuoco intervenuti con il 118 su richiesta delle altre ragazze. Disposti controlli sui cellulari della vittima e delle amiche, acquisiti dalla polizia per capire se la 19enne si fosse addentrata nella struttura per scattare delle foto. Sul cadavere sarà condotta l’autopsia. L’apertura di un’inchiesta è un atto necessario per poter disporre accertamenti sull’accaduto.