Problemi gastrointestinali e stanchezza? La causa potrebbe essere un disturbo comune

Aprile 26, 2025 - 17:30
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Problemi gastrointestinali e stanchezza? La causa potrebbe essere un disturbo comune

Con l’arrivo della primavera molte persone iniziano ad avvertire un malessere generale, difficile da spiegare ma ben riconoscibile nei suoi sintomi principali: stanchezza diffusa, problemi gastrointestinali, difficoltà di concentrazione e alterazioni dell’umore. Questo insieme di disturbi, sebbene spesso trascurato o scambiato per sintomi di altre patologie, è noto come mal di primavera, una condizione transitoria ma reale, legata al cambiamento di stagione.

Molti non ne conoscono l’esistenza, ma è un fenomeno fisiologico che coinvolge una buona parte della popolazione nei mesi tra marzo e maggio. Non è una malattia, ma una risposta dell’organismo ai mutamenti ambientali e ormonali che accompagnano il passaggio dall’inverno alla primavera.

I sintomi più comuni

Il corpo umano è programmato per rispondere ai ritmi della natura. Il cambiamento delle ore di luce, l’aumento delle temperature e la variazione della pressione atmosferica sono stimoli che influenzano direttamente il nostro sistema nervoso e endocrino. Il risultato è uno sfasamento temporaneo dell’equilibrio interno, che si manifesta con disturbi anche molto fastidiosi.

Tra i più frequenti ci sono stanchezza cronica, sonnolenza diurna, difficoltà a prendere sonno durante la notte, disturbi digestivi come gonfiore addominale, nausea, meteorismo, senso di pesantezza e alterazioni dell’alvo (stitichezza o diarrea). In molti casi si associano calo dell’umore, irritabilità, perdita di motivazione e mancanza di energia mentale.

Questo stato di “sfasamento” può durare da pochi giorni a diverse settimane, e viene spesso confuso con altre condizioni come la sindrome dell’intestino irritabile o il semplice stress. Tuttavia, riconoscere il mal di primavera consente di intervenire in modo mirato, con strategie semplici ma efficaci.

Le cause

Durante l’inverno, il corpo si adatta a giornate corte, poca luce e temperature basse. Con la primavera, la maggiore esposizione alla luce solare stimola la produzione di serotonina, l’ormone del buonumore, ma in parallelo si riduce la melatonina, responsabile della regolazione del ciclo sonno-veglia.

Inoltre, lo sbalzo dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, può aumentare l’irritabilità e influire negativamente sul riposo notturno. Anche il sistema gastrointestinale, fortemente legato al nostro equilibrio emotivo, risente di queste variazioni ormonali, manifestando sintomi digestivi e intestinali.

A contribuire, ci sono anche fattori legati allo stile di vita. Con l’arrivo del bel tempo si tende a cambiare alimentazione in modo improvviso, aumentando il consumo di cibi freschi e crudi come frutta e verdura non sempre digeriti facilmente, oppure si modificano le abitudini di sonno, riducendo le ore di riposo. Tutto questo può amplificare i sintomi.

Alimentazione e rimedi naturali per affrontare il mal di primavera

Un aiuto concreto contro i disturbi stagionali arriva dall’alimentazione. Seguire una dieta equilibrata, ricca di nutrienti e adatta a sostenere il corpo durante il cambiamento stagionale è uno dei primi passi per stare meglio.

Tra gli alimenti consigliati ci sono quelli ricchi di magnesio, potassio, vitamine del gruppo B e triptofano, un amminoacido che stimola la produzione di serotonina. Ad esempio, una colazione energetica e bilanciata potrebbe includere:

  • Yogurt magro (125 g)

  • Fiocchi d’avena integrali (40 g)

  • Banana matura (80 g)

  • Noci sgusciate (10 g)

  • Miele biologico (5 g)

Durante i pasti principali è preferibile puntare su cibi leggeri, ma nutrienti. A pranzo, un piatto di quinoa cotta (70 g) con ceci lessati (100 g), pomodorini freschi (80 g), spinaci crudi (30 g) e olio extravergine di oliva (10 g) fornisce energia a lungo termine senza appesantire. A cena, si può optare per una crema di zucchine (200 g) con patate (100 g) e un filetto di salmone al vapore (150 g), ricco di omega 3, utili contro l’infiammazione e lo stress ossidativo.

Le tisane rilassanti, a base di camomilla, melissa, valeriana o passiflora, aiutano a regolarizzare il sonno e a combattere l’ansia leggera. Da assumere la sera, anche fredde, possono diventare un momento di benessere nella routine quotidiana.

Movimento e abitudini sane per ricaricare il corpo

camminare nel parco
Movimento e abitudini sane per ricaricare il corpo (blitzquotidiano.it)

L’attività fisica è un alleato potente per contrastare il mal di primavera. Camminare all’aria aperta, soprattutto al mattino, stimola la produzione di endorfine e favorisce la sincronizzazione dell’orologio biologico con la luce solare. Bastano 30 minuti al giorno di movimento moderato per notare un miglioramento significativo nella qualità del sonno e nella gestione dello stress.

È importante evitare l’attività sportiva intensa nelle ore serali, che può rendere più difficile il rilassamento. Meglio preferire esercizi dolci come lo stretching, lo yoga o il pilates, perfetti anche per alleviare eventuali tensioni muscolari legate all’affaticamento fisico e mentale.

Un’altra regola fondamentale è mantenere una routine regolare: andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, evitare di lavorare a letto o usare dispositivi elettronici prima di dormire, ridurre il consumo di caffeina dopo le 16:00. Anche la qualità dell’ambiente in cui si dorme ha un impatto: una stanza buia, fresca (18-20°C) e silenziosa favorisce un sonno profondo e rigenerante.

Quando i sintomi persistono: attenzione ai segnali del corpo

Sebbene il mal di primavera sia una condizione fisiologica e temporanea, se i sintomi persistono per più di 2-3 settimane o peggiorano nel tempo, è importante consultare il medico. Potrebbero esserci altre cause alla base del malessere, come disturbi tiroidei, anemia, carenze vitaminiche (in particolare ferro e vitamina B12), sindrome da fatica cronica o problematiche legate alla salute intestinale.

Anche lo stress cronico, la depressione lieve o lo squilibrio del microbiota intestinale (la cosiddetta flora batterica) possono manifestarsi in modo simile e richiedere un approfondimento diagnostico.

Integratori e soluzioni naturali: cosa può aiutare

In caso di bisogno, è possibile ricorrere anche a integratori naturali, previo consiglio medico o del farmacista. Tra i più utilizzati per contrastare la stanchezza primaverile ci sono:

  • Magnesio (fino a 300 mg al giorno), utile per il rilassamento muscolare e nervoso

  • Vitamina B6 e B12, fondamentali per l’energia e il sistema nervoso

  • Rhodiola rosea e ginseng, per sostenere l’organismo nei momenti di stress fisico e mentale

  • Melatonina (fino a 1 mg) in caso di difficoltà ad addormentarsi, da assumere circa 30 minuti prima di coricarsi

Anche i fermenti lattici vivi, come i lactobacillus e i bifidobatteri, possono aiutare a riequilibrare l’intestino e migliorare la digestione, spesso compromessa in questo periodo dell’anno.

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