Quando il fascismo dettava la dieta: a Malnate un incontro su cibo, propaganda e “resistenza culinaria”


Sabato 12 aprile 2025, alle ore 18, la Sala Consiliare di Malnate (via De Mohr) ospiterà la presentazione del libro “Quando il fascismo dettava la dieta” di Enzo R. Laforgia, con la partecipazione dell’autore e la moderazione del giornalista Michele Mancino. L’ingresso è libero.
Sempre più spesso oggi si sente parlare di “sovranità alimentare” e si moltiplicano gli inviti a privilegiare il consumo di soli prodotti nazionali. Temi che, inevitabilmente, richiamano alla memoria un passato in cui simili parole d’ordine vennero utilizzate per mobilitare l’intera società italiana. Il libro di Laforgia indaga proprio quel periodo: il regime fascista, a partire dal 1935, trasformò la cucina in uno strumento di propaganda e disciplina collettiva, soprattutto dopo l’invasione dell’Etiopia e le sanzioni imposte dalla Società delle Nazioni.
Nelle cucine italiane si inaugurò una vera e propria “resistenza culinaria”, con l’introduzione di una dieta “antisanzionista” fatta di riso, polenta, karkadè, conigli e piatti patriottici come la trota salmonata alla Badoglio o il polpettone Macallè, fino al dolce alla Graziani. Una cucina dal forte valore simbolico, preludio a quella di guerra – fatta di razionamenti e privazioni – a cui gli italiani furono costretti ad adattarsi a partire dagli anni Quaranta.
L’incontro sarà l’occasione per riflettere, con strumenti storici e senso critico, sul rapporto tra politica e alimentazione, su come il potere possa entrare nelle case anche attraverso ciò che si porta a tavola, e sulle tracce che queste dinamiche hanno lasciato – e forse ancora lasciano – nella società contemporanea.
La presentazione a Materia il 27 maggio
Il libro sarà presentato il 27 maggio anche a Materia, lo spazio libero di Castronno con la presenza dell’autore.
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