Sanità, il Pd: “Il buco esiste ed è enorme, da Bucci solo frottole”. La replica: “Imparino a leggere i numeri”


Genova. “Oltre 63 milioni di euro da coprire con le risorse destinate alla sanità per il 2025. A tanto ammonta il buco di bilancio della sanità ligure, un’altra delibera di giunta certifica e conferma che il disavanzo della sanità esiste e non è un buchino, è un buco enorme che verrà ripianato distribuendo le risorse alle varie Asl in base ai disavanzi che hanno accumulato. Con le Asl più virtuose, che hanno accumulato meno debito, che ricevono anche meno risorse“. A scriverlo sono il segretario regionale del Pd Davide Natale e la responsabile sanità Katia Piccardo nell’ennesima puntata dello scontro politico in Regione Liguria sul disavanzo della sanità.
Il mistero sui numeri in realtà era già stato chiarito in consiglio regionale, sia con una risposta del presidente Marco Bucci in aula sia con una nota allegata alla variazione di bilancio da 543 milioni che fotografava la situazione nel suo complesso: formalmente il buco ammonta a 111,9 milioni, ma il deficit delle aziende sanitarie vale solo 19,2 milioni. La parte restante è costituita da accantonamenti e altri fondi vincolati, in buona parte su indicazione del Governo.
Il Pd mette in fila tutte le cifre: “Ad esempio la Asl 3 riceve quasi 12 milioni per compensare il disavanzo, mentre la più virtuosa Asl 5 solo 2 milioni, la Asl 2 ottiene 3,8 milioni la Asl 4 oltre 7 milioni e la Asl 1 avrà 5,2 milioni e il San Martino 13,8 milioni e il Gaslini 16,8 milioni. Alla fine i cittadini liguri si ritroveranno con un bilancio in deficit e una sanità allo sbando, perché le risorse stanziate sono servite solo a ripianare un buco senza aggiungere nuovi servizi. Se non si interviene immediatamente con una riorganizzazione e una implementazione del servizio questo disavanzo diventerà cronico, perché ad oggi abbiamo visto solo scelte spot e non strategiche“.
Quindi Natale e Piccardo rincarano la dose: “Bucci non ha più nessun presunto documento annunciato in aula dietro cui nascondersi: le bugie hanno le gambe corte. Con questa delibera si mette la pietra tombale sul disavanzo sanitario, chiederemo conto in consiglio regionale di tutte le frottole raccontate da Bucci in questi mesi. Dalle liste d’attesa che avrebbe azzerato in tre mesi alle macchine che dovevano lavorare 18 ore al giorno: tutte millanterie. Se la destra vuole davvero trovare una soluzione e dare un po’ di respiro al sistema sanitario per aumentare i servizi, inizi con la chiusura di Alisa, invece di parlare solo di una riorganizzazione che non farà risparmiare nessuna risorsa, e utilizzi le risorse per assumere il personale e migliorare lo standard delle attrezzature e degli immobili. La gestione della sanità in Liguria è un fallimento e non servono commissari o viceassessori alla guida dell’ipotetico Consiglio superiore di sanità ligure, ma servizi ai cittadini”.
A stretto giro la replica di Bucci: “Il Pd proprio non sa leggere i numeri. Usino il pallottoliere di Sanna e imparino a leggere i numeri. Come al solito, queste delibere sono quelle di completamento del lavoro fatto. È ridicolo che dicano queste cose. Ancora una volta danno una prova dell’incapacità di leggere i numeri, della volontà di dire sempre frottole e di prendere in giro i cittadini liguri. Questo è totalmente inaccettabile”.
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