Scomparsa dell’ereditiera Ana Maria Henao, morto in carcere l’ex marito accusato di omicidio: il corpo cercato in Veneto

Morto in carcere in Florida, dove si sarebbe suicidato. È scomparso così David Knezevich, 37 anni, l’uomo d’affari americano ma di origine serbe che alcuni mesi fa era stato accusato di aver rapito e ucciso in Spagna la moglie da cui era separato, l’ereditiera statunitense di origini colombiane Ana Maria Henao.
A riferire del decesso, come riportano Cnn e Associated Press, è stato il suo avvocato difensore, Jayne Weintraub, precisando che l’uomo è stato trovato morto nella sua cella ma senza fornire altri particolari.
La 40enne Ana Maria Henao, ereditiera che assieme al marito aveva creato un piccolo impero nel settore degli appartamenti turistici e del materiale informatico, era giunta a Madrid nel dicembre 2023: si era rifugiata nella capitale spagnola assieme ad una amica per fuggire dal marito Knezevich dopo 13 anni di matrimonio, e di lei si erano perse le tracce dal 2 febbraio successivo.
Knezevich era stato invece arrestato il 4 maggio scorso in Florida, all’aeroporto di Miami, all’arrivo di un volo da Belgrado con l’accusa di essere coinvolto nel sequestro e la sparizione della ex moglie, per poi comparire il 10 giugno davanti al giudice dello stato della Florida per la lettura formale delle accuse a suo carico.
Ma la vicenda della scomparsa di Ana Maria Henao e del presunto ruolo dell’ex marito è legata anche all’Italia. Dagli Stati Uniti era infatti arrivato un input alle polizie spagnole e italiane di dare il via alle ricerche della 40enne in un’area boschiva lungo la “strada del Costo”, a Cogollo del Cengio, in Veneto: quelle ricerche però ad oggi non hanno portato a nulla di decisivo per le indagini. A gennaio erano state trovate in una località poco lontana da Cogollo del Cengio alcune ossa, che si sono però rivelate di origine animale.
L’ipotesi degli investigatori statunitensi era che Knezevich, giunto a Belgrado il 29 gennaio, abbia raggiunto Madrid a bordo di un’auto presa a noleggio. Tre giorni dopo, la notte precedente la scomparsa di Ana Maria Henao, avrebbe una targa da un’auto in sosta a Madrid, per poi posizionarla su quella a noleggio.
Il 2 febbraio le telecamere di fronte all’appartamento di Madrid dove viveva Ana avrebbero ripreso un uomo, col volto travisato da un casco, mentre metteva fuori uso la telecamera di videosorveglianza con lo spray: lo stesso sarebbe stato poi visto da una testimone mentre entrava con una valigia nella casa e uscirne con lo stesso bagaglio 9 minuti dopo. Per gli investigatori quell’uomo sarebbe Knezevich, mentre all’interno della valigia vi sarebbe stata l’ex moglie, una donna minuta alta poco più di un metro e mezzo.
Dopo averla uccisa Knezevich avrebbe iniziato un lungo viaggio in auto diretto in Serbia: l’imprenditore si sarebbe sbarazzato del corpo nel ritorno verso Belgrado, tra i boschi di Cogollo del Cengio dove sono state effettuate le ricerche, per poi arrivare nella capitale serba il 5 febbraio. L’ipotesi degli inquirenti era che avesse ucciso la ex per un movente economico.
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