Spara alla festa, uccide il figlio di 23 anni e ferisce l’amico: arrestato a San Gregorio

Tragedia a San Gregorio di Catania, dai contorni grotteschi e ancora misteriosi. Saranno le indagini a fare luce sulla sparatoria che ha lasciato a terra, senza vita, un ragazzo di 23 anni. La tragedia nella tragedia è rappresentata dal particolare che a fare fuoco è stato il padre, l’uomo arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Sul caso indagano i carabinieri del comando provinciale con il pubblico ministero Rocco Liguori.
I colpi di arma da fuoco sarebbero partiti dalla pistola, una rivoltella 357 magnum, legalmente detenuta ma senza autorizzazione al trasporto, mentre il figlio e un amico di questo cercavano di disarmare l’uomo. Quest’ultimo, un imprenditore di 62 anni, sarebbe intervenuto a una festa per ragioni ancora da chiarire. I colpi sono partiti nella colluttazione. Uno ha raggiunto il 23enne all’addome, l’altro ha ferito al tallone l’amico della vittima.
La festa si teneva in una villa gestita dallo stesso 62enne, era un compleanno. Secondo quanto riporta l’ANSA, stando a quanto ricostruito dagli investigatori del nucleo operativo della compagnia di Gravina di Catania, l’uomo aveva provato a calmare una rissa esplosa durante la festa. Non riuscendoci avrebbe esploso alcuni colpi di arma da fuoco in aria. Il figlio sarebbe intervenuto insieme ad altri presenti per disarmare il padre.
Per il 23enne non c’è stato niente da fare, inutili i tentativi di rianimazione nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118 sul posto. Sono intervenuti i militari del nucleo radiomobile della compagnia di Gravina di Catania, che hanno immediatamente fermato il 62enne. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri che indagano coordinati dal sostituto procuratore Rocco Liguori del pool di magistrati diretto dall’aggiunto Fabio Scavone.
L’uomo è stato condotto nella caserma dei carabinieri che indagano coordinati dalla Procura di Catania. Il personale della Sezione operativa della compagnia di Gravina, insieme alla Sezione investigazioni scientifiche (Sis) del Nucleo investigativo del comando provinciale di Catania, è intervenuto per eseguire i rilievi tecnici e svolgere le indagini finalizzate alla ricostruzione dettagliata degli eventi. Il ragazzo ferito è stato trasportato all’ospedale Cannizzaro di Catania, è stato dimesso e giudicato guaribile in 15 giorni.
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