Strage di Monreale, fermato 19enne che confessa i tre omicidi: Salvatore incastrato da telecamere e testimonianze

Aprile 29, 2025 - 00:00
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Strage di Monreale, fermato 19enne che confessa i tre omicidi: Salvatore incastrato da telecamere e testimonianze

Ai carabinieri ha ammesso le sue responsabilità, di essere colui che ha aperto il fuoco nella notte tra sabato e domenica in piazza Duomo a Monreale, a pochi chilometri da Palermo, uccidendo tre persone e ferendone altre due, poi quando in caserma è arrivato il magistrato si è chiuso in silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere. Le sue dichiarazioni, dunque, allo stato non sono utilizzabili.

Per la Procura del capoluogo però ci sono pochi dubbi: è il 19enne Salvatore Calvaruso, ragazzo del quartiere Zen di Palermo, l’autore (o uno degli autori) della strage di Monreale.

A incastrarlo per l’omicidio di Andrea Miceli, Massimo Pirozzo (entrambi di 26 anni) e Salvatore Turdo (di 23 anni) sono stati i video delle telecamere di sorveglianza della zona della sparatoria e le dichiarazioni di una serie di testimoni che sabato notte hanno assistito ai fatti.

Sul luogo della rissa, scoppiata per futili motivi legati alle manovre a velocità sostenuta tra i bar con lo scooter da parte di Calvaruso e altre persone, sono stati rinvenuti gli occhiali che Calvaruso aveva detto di aver perso. A metterlo nei guai anche le dichiarazioni di un amico che, già sentito dai magistrati, ha sostenuto di aver prestato il motorino a Caruso la notte della sparatoria e che poche ore dopo questi si sarebbe presentato a lui chiedendogli di denunciare il furto del mezzo perché aveva “combinato un macello sparando ed uccidendo due persone” (il bilancio è poi salito a tre vittime, ndr).

Al 19enne dello Zen la Procura contesta ora il reato di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco. “Sparando molteplici colpi (sulla base dei rilievi della polizia giudiziaria sono stati rinvenuti più di 20 bossoli), ad altezza d’uomo- si legge nel provvedimento di fermo emesso dalla Procura – in un tratto di strada molto affollato”.

Il bilancio infatti poteva essere ancora peggiore: nella piazza erano presenti tra le 50 e le 100 persone, una circostanza che “ha indubbiamente messo a repentaglio l’incolumità pubblica”, scrive la Procura nel fermo. “È stato infatti solo un caso che le persone attinte dai proiettili siano state solo cinque, di cui tre mortalmente, e non si siano invece prodotte invece più vittime”, conclude il provvedimento.

Quanto alle condizioni dei due feriti, entrambi non sono più in pericolo di vita. Uno dei due, il 33enne Nicolò Cangemi, era seduto con la fidanzata al bar ed è estraneo alla rissa scoppiata tra i giovani di Monreale e quelli dello Zen: quando ha visto sparare il giovane ha provato a disarmarlo senza riuscirci ed è rimasto ferito a una gamba. L’altro coinvolto, un 16enne, è rimasto ferito alla nuca di striscio: è salvo per miracolo.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia