Tunisia: proteste nel settore sanitario contro le condanne per omicidio di 14 neonati

La Federazione generale della Sanità, il Sindacato dei medici, farmacisti e dentisti ospedaliero-universitari e il Sindacato generale dei medici, dentisti e della sanità pubblica in Tunisia hanno annunciato una serie di proteste.

Le associazioni manifestano contro la condanna a dieci anni di reclusione inflitta a un farmacista, a un’ex direttrice generale e a un direttore della manutenzione in relazione al decesso di 14 neonati presso il centro di maternità e neonatologia di Rabta (nel centro del Paese) nel marzo 2019. In una nota congiunta diffusa ieri le strutture sindacali, affiliate all’Unione generale dei lavoratori tunisini (Ugtt), hanno invitato i propri iscritti a partecipare a una giornata di protesta nel settore sanitario giovedì 17 aprile, oltre a un sit-in davanti al ministero della Salute. È stato inoltre proclamato uno sciopero generale per giovedì 24 aprile 2025. I sindacati hanno esteso l’invito a unirsi alle proteste a tutti i professionisti del settore privato e a tutte le strutture sanitarie, con l’obiettivo di “difendere il futuro del settore sanitario nel Paese”. Le mobilitazioni proseguiranno fino a quando “le persone condannate non saranno giudicate in modo equo” e non “verranno avviate trattative con le autorità competenti per la stesura di un capitolato d’oneri per gli ospedali pubblici”, si legge nella nota. I sindacati ritengono che la responsabilità principale nel tragico caso dei neonati ricada sul ministero della Salute, accusato di non aver ancora adottato le misure necessarie riguardo alle sale sterili e di continuare a rifiutarsi di stabilire un capitolato d’oneri chiaro che definisca le responsabilità di ogni figura coinvolta nel processo di cura.

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