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Ue. Cacciari, ‘Ripartire dalle organizzazioni internazionali’
di Alessio Cuel –
Il filosofo ed ex deputato Massimo Cacciari, ospite della trasmissione Di Martedì su La7, ha offerto una riflessione sul ruolo dell’Europa nello scenario globale. Un contesto segnato da profondi cambiamenti, nel quale la politica dei dazi voluta recentemente dal presidente americano Donald Trump rappresenta solo l’ultimo tassello.
Secondo Cacciari l’Unione Europea dovrebbe riaffermare con maggiore credibilità la propria voce all’interno delle grandi organizzazioni internazionali, a partire dalle Nazioni Unite. Sul fronte interno, le democrazie europee necessitano di profonde riforme per adattarsi alle sfide del presente. L’Europa appare oggi, a suo avviso, come un continente segnato da leadership fragili, incapaci di imporsi nello scenario globale.
Una debolezza che per Cacciari si riflette anche nelle istituzioni comunitarie. Emblematica, a suo dire, la nomina di Kaja Kallas ad Alto rappresentante dell’UE per la politica estera e di sicurezza: “Sarebbe come aver scelto Cossutta come ministro degli Esteri ai tempi della guerra fredda”, ha ironizzato. Essendo estone, Kallas rappresenta un paese che Cacciari definisce “storico nemico” della Russia, e dunque difficilmente potrà essere percepita come figura super partes nei rapporti con Mosca.
Il quadro tracciato dal filosofo è a tinte fosche: la fine dell’Occidente come lo abbiamo conosciuto, segnato da una convergenza di interessi tra Stati Uniti ed Europa. Un futuro che somiglia più alla logica di Jalta, con Washington e Mosca a spartirsi il mondo in sfere d’influenza. In attesa della Cina.
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