Uma Thurman, 55 anni da diva: lo stile che ha fatto scuola

Alta, androgina, inconfondibile. Uma Thurman compie 55 anni il 29 aprile 2025 e resta una delle muse più affascinanti del cinema americano.

Attrice feticcio di Quentin Tarantino, madre, attivista, ex modella, è sempre riuscita a imporsi con una bellezza non convenzionale e uno stile personale, sofisticato e mai scontato.
Dagli abiti scultorei sul red carpet alle divise da killer che hanno fatto scuola, la sua immagine è scolpita nell’immaginario collettivo da più di tre decenni. Celebriamola ripercorrendo i suoi look più iconici – dentro e fuori dal set – e i momenti salienti della sua carriera.

Uma Thurman presenta il film “Kill Bill” nel 2003
L’eleganza che rompe gli schemi
Uma Thurman è entrata a far parte della storia della moda hollywoodiana senza mai piegarsi a logiche da glamour girl. Alta 1,83 cm, lineamenti scolpiti e uno sguardo tra l’algido e l’etereo, ha saputo imporsi con outfit che puntano sull’essenziale, sull’eleganza pulita, spesso firmati Prada, Chanel o Dior. Le scelte di stile sul red carpet parlano chiaro: abiti scultorei ma mai eccessivi, spesso in bianco o nero, linee dritte, e quel tocco garçonne che esalta la sua androgina femminilità. Un’estetica asciutta, chic e consapevole, capace di farsi ricordare senza urlare.
Pulp Fiction: la consacrazione del bob nero
Impossibile dimenticare il caschetto nero con frangia, il rossetto dark, la camicia bianca oversize e i pantaloni neri a sigaretta: l’outfit di Mia Wallace in Pulp Fiction (1994) è uno dei più imitati e celebrati della storia del cinema. È lì che Uma diventa un’icona.
Grazie al talento visionario di Quentin Tarantino, che la sceglie come musa perfetta per incarnare la femme fatale moderna, sospesa tra sensualità e ironia. Quel look, apparentemente semplice, è diventato un costume di Halloween, un riferimento fashion, una lezione di stile senza tempo.
Kill Bill: la tuta gialla più famosa del cinema
Anche nei panni della spietata Beatrix Kiddo in Kill Bill Uma ha lasciato un’impronta indelebile. La tuta gialla con strisce nere, ispirata a Bruce Lee, è oggi un cult. Un’eroina letale ma profondamente umana, madre e vendicatrice, fragile e invincibile. Il contrasto tra il sangue e quel colore acceso ha trasformato ogni scena in un’illustrazione pop, facendo di Uma una vera guerriera della moda. Un costume da scena che è diventato dichiarazione di stile, simbolo di potere femminile, forza e autodeterminazione.
La carriera: oltre la musa di Tarantino
Nata a Boston nel 1970, figlia di un professore di studi buddisti e di una modella, Uma Karuna Thurman ha esordito giovanissima nel cinema con Le relazioni pericolose (1988) e Henry & June (1990). Ma è con Pulp Fiction che arriva la notorietà mondiale, seguita da un susseguirsi di ruoli che ne esaltano la versatilità: Gattaca, Les Misérables, Prime, Nymphomaniac. Non solo action woman, ma attrice capace di passare dal dramma alla commedia con intelligenza e ironia. Nel 2022 ha interpretato la Presidente degli Stati Uniti nella serie Super Pumped, mostrando ancora una volta la sua capacità di reinventarsi.
Red carpet e minimalismo sensuale
Sul tappeto rosso, Uma è sempre una visione. Che sia Cannes, Venezia o gli Oscar, i suoi look si distinguono per coerenza e carisma. Indossa spesso abiti minimal, linee pulite, tagli architettonici. I colori? Predilige il bianco, il nero, il blu notte. A volte osa con il rosso rubino o lo smeraldo, ma sempre in modo calibrato. I beauty look? Impeccabili, ma mai troppo costruiti. Capelli lisci o raccolti con nonchalance, trucco soft e un fascino naturale che non ha bisogno di artifici.

Al Met Gala del 2013 in Zac Posen
Il bianco secondo Uma: rigore, luce e libertà
Se c’è un colore che racconta Uma Thurman, è il bianco. Presenza costante nei suoi look da red carpet, è quasi una firma, un tratto distintivo che lei indossa con disinvoltura e coerenza. Non si tratta di una scelta banale o “facile”: il bianco è un colore che non concede distrazioni, che mette a nudo il portamento, la postura, la verità di chi lo indossa. E Uma Thurman, con la sua figura statuaria, i lineamenti puliti e quella grazia quasi ascetica, riesce a farlo parlare in modo personale. Dai lunghi abiti scivolati ai tailleur minimali, il bianco per lei è purezza ma anche forza, luce ma anche rigore. Un colore che incarna il suo essere fuori dalle mode, sempre un passo più in là, sempre se stessa.

Uma Thurman in Prada a New York nell’aprile 2025
Madre, attivista, donna libera
Oltre allo schermo e alla moda, Uma Thurman è anche madre di tre figli,due avuti con Ethan Hawke, uno con il finanziere Arpad Busson, e una donna impegnata. Ha parlato pubblicamente del suo aborto, ha sostenuto il movimento #MeToo, ha denunciato abusi e molestie nel mondo del cinema. Sempre con stile, ma senza paura. Non è solo un’icona fashion: è una donna che ha scelto di raccontarsi, con verità e coraggio.
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