Veio, città etrusca del Lazio meta di escursionisti e appassionati

Aprile 16, 2025 - 20:30
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Veio, città etrusca del Lazio meta di escursionisti e appassionati

C’è un luogo nel cuore dell’Italia che è stato in competizione con Roma per un po’ di tempo. Un luogo che era fiorente e di cui oggi possiamo ammirare alcune testimonianze.

Oggi di quella città, un tempo potente, ci sono resti bellissimi e una storia affascinante tutta da scoprire: il nostro viaggio ci porta nel Lazio, vicino al borgo Isola Farnense, perché è lì che si trovano i resti di Veio, la città etrusca che ha dato filo da torcere a Roma.

E non si trova troppo distante dalla Capitale, ma solo a circa a 15 chilometri. Tutto quello che c’è da sapere su questo luogo, sito all’interno del Parco regionale di Veio nella Valle del Tevere.

La storia di Veio, la città etrusca da conoscere

Veio è stata fondata all’incirca nel IX secolo a.C. e non è trascorso molto tempo prima che entrasse in diretta competizione con Roma, anche perché le due erano davvero vicine. Infatti è nel 396 a.C. che la città etrusca viene conquistata e che, piano piano, perde la sua forza e importanza. Almeno fino al periodo medievale quando si sviluppa un nuovo centro urbano: Isola Farnese.

Oggi i resti di quel passato lontano, ma anche più antico, si possono ammirare all’interno dell’area archeologica: raggiungerla significa fare un’immersione nella storia, tornare indietro nel tempo e godere di uno scenario di grande bellezza, in cui natura e passato convivono nello stesso luogo.

Cosa vedere a Veio

Girare all’interno dell’area archeologica di Veio significa incontrare tantissime meraviglie come il Santuario etrusco dell’Apollo, noto anche come santuario di Portonaccio, che si trova nei pressi della Mola di Isola Farnese.

È proprio qui che sono state trovate le belle e celebri statue in terracotta di Apollo, Hermes ed Eracle, che si trovavano sopra il tetto e ora si possono ammirare all’interno della sala 40 del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, che si occupa della gestione dell’area. Nel sito, inoltre, si evidenziano la zona con l’altare dedicato a Menerva e quella con il tempio a tre celle.

Da non perdere anche le necropoli, da segnalare in questo caso sono la Toba delle Anatre, la tomba dei Leoni Ruggenti, quest’ultima a quanto pare sarebbe la più antica dipinta dagli etruschi e la sua datazione si aggira intorno al 690 a.C., e la tomba Campana.

E poi, ancora, il complesso di Campetti che si sviluppa in una zona di circa 10mila metri quadrati: gli scavi archeologici hanno permesso di sapere che è stato occupato a partire dall’Età del Ferro e fino all’Alto Medioevo, con scopi differenti. Ad esempio, nel periodo romano, qui sorgeva un centro termale, mentre sotto gli etruschi si è supposto che ci fosse un santuario.

Non mancano nemmeno i cunicoli sotterranei: Ponte Sodo, ad esempio, si estende per circa 70 metri (con una larghezza di 8 metri) ed è una galleria che è stata realizzata per permettere lo scarico dell’acqua durante le piene del torrente Cremera.

Queste sono alcune delle meraviglie che si possono ammirare nell’area archeologica, zona che si inserisce nel Parco Naturale Regionale di Veio, sviluppato su quasi 15mila ettari tra il nord della capitale italiana, la via Flaminia e la via Cassia.

Al suo interno vi sono nove comuni ed è una zona di particolare pregio naturalistico, in cui non solo fare un’immersione nella storia, ma in cui è anche possibile dedicarsi anche a belle camminate. Basti pensare che la rete sentieristica è lunga circa 99 chilometri e che tra questi vi è la via Francigena.

Insomma, un luogo da esplorare, vicinissimo a Roma e che merita di diventare una tappa per gite fuori porta, quel tipo di scampagnate che mescolano paesaggi stupendi e cultura, facendoci scoprire qualcosa di più della storia del nostro Paese.

Come arrivare e come visitare il Parco Archeologico di Veio

Giungere al Parco Naturale Regionale di Veio è molto semplice: questo si sviluppa tra la via Cassia e la via Flaminia e, proprio grazie alla prima, si arriva a Isola Farnese, suggestivo borgo medioevale in cui merita una visita, ad esempio, Castello Ferraioli (o Farnese) che è stato realizzato nel XIII secolo. Poi si raggiunge la cascata della Mola e, infine, l’area archeologica.

Sono previste delle aperture per visitare il Parco Archeologico di Veio: gratuite e senza prenotazione, le date sono 27 aprile, 11 e 25 maggio, 15 e 29 giugno 2025 dalle 10 alle 16. Invece sono riservati a scuole e gruppi organizzati quelle in programma per il 7 maggio e il 4 giugno. Si tratta di aperture straordinarie e sono un’occasione per immergersi nella meraviglia del passato.

Parco archeologico di Veio
Fonte: iStock
Parco archeologico di Veio nel Lazio

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Redazione Redazione Eventi e News