5 ghiacciai da vedere in Italia, uno spettacolo da proteggere tra Alpi e Appennini
Si parla di cambiamento climatico e ghiacciai, la cui conservazione è il tema della Giornata Mondiale dell'Acqua: in Italia sono ancora numerosissimi.

Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua e quest’anno per l’occasione il tema scelto è stato quello della conservazione dei ghiacciai, simbolo della nostra fragilità di fronte ai cambiamenti climatici, un argomento dunque quanto mai attuale.
Non occorre andare in luoghi remoti per trovarli, perché anche l’Italia ha i suoi ghiacciai: questi, che una volta erano una parte stabile del paesaggio montano, oggi stanno subendo un rapido ritiro, sciogliendosi man mano a causa dell’innalzamento progressivo delle temperature. Eppure qui ci sono ancora alcune lingue di ghiaccio che resistono, a fatica, al riscaldamento globale. I ghiacciai italiani, catalogati nel Catasto dei ghiacciai, sono numerosi e spettacolari e sebbene la loro bellezza sia minacciata, è possibile ammirare ancora alcuni di questi in tutto il loro splendore.
Ecco 5 ghiacciai italiani che si trovano tra le Alpi e gli Appennini, alcuni dei quali potrebbero essere destinati a scomparire nel prossimo futuro. Pronti per un viaggio glaciale?
Ghiacciaio del Rutor, Valle d’Aosta
Situato nel cuore della Valle d’Aosta, il ghiacciaio del Rutor è uno dei più grandi della regione, nota per le sue montagne. Con i suoi 3.846 metri di altitudine, il ghiacciaio dà vita a numerosi laghi alpini che formano una serie di spettacolari cascate visibili lungo il sentiero che parte dal Rifugio Deffeyes: un posto davvero magico, da vedere almeno una volta nella vita quando ci si reca in gita tra le Alpi italiane.

A proposito di magia, sapevate che circa il ghiacciaio del Rutor vi è anche una leggenda? Secondo la storia, infatti, un tempo il luogo dove oggi si erge questo ghiacciaio è stato visitato da un ricco pastore che, per non dare un po’ di latte a un mendicante, ha visto il suo pascolo trasformarsi in ghiaccio.
Ghiacciaio del Belvedere, Monte Rosa
Il ghiacciaio del Belvedere si trova ai piedi della parete est del Monte Rosa ed è noto per essere un ghiacciaio “in avanzata”. Cosa significa? Quando si parla di ghiacciai in avanzata ci si riferisce in verità a un fenomeno raro che fa sì che il ghiaccio scivoli verso valle. Le sue nevi perenni, almeno fino a ora, si trovano tra i 4.400 e i 4.500 metri di altitudine e scendono fino a 1.800 metri. Questo ghiacciaio, visibile da Macugnaga, regala una vista spettacolare sulla parete rocciosa del Monte Rosa ed è raggiungibile con un’escursione – non semplice, però – che porta dritto fino alla lingua di ghiaccio.
Ghiacciaio del Miage, Monte Bianco
Il ghiacciaio del Miage, che scende dal Monte Bianco nella Val Veny, è il più grande ghiacciaio “nero” delle Alpi italiane. Con oltre dieci chilometri di lunghezza, questo ghiacciaio è definito “nero” per i molti detriti e le polveri che lo ricoprono e oggi è un punto di riferimento per gli studiosi del cambiamento climatico.

La sua superficie, ricoperta appunto da detriti e rocce, crea un contrasto incredibile con le nevi circostanti. Il ghiacciaio del Miage è facilmente raggiungibile cimentandosi in un’escursione che passa dal lago Combal e porta alla Cabanne du Combal, da dove si possono osservare – purtroppo – i distacchi di blocchi di ghiaccio.
Ghiacciaio del Fellaria, Lombardia
Situato nella Val Malenco, il ghiacciaio del Fellaria è uno dei più grandi delle Alpi Centrali, con una vista straordinaria sul gruppo del Bernina. A partire da un’altitudine di oltre 3.500 metri, il ghiacciaio si divide in due lingue di ghiaccio e raggiungerlo è possibile esclusivamente tramite sentieri che richiedono una buona preparazione fisica, ma la fatica è in seguito ampiamente ripagata dai panorami mozzafiato. Un consiglio? Godetevi l’ escursione che parte dal Rifugio Zoia.
Ghiacciaio del Calderone, Gran Sasso, Abruzzo
Il ghiacciaio del Calderone, adagiato sul Gran Sasso d’Italia, è l’unico ghiacciaio appenninico sopravvissuto all’ultimo periodo di glaciazione. Nonostante le sue dimensioni ridotte rispetto ai ghiacciai alpini, il Calderone è un simbolo della lotta alla scomparsa dei ghiacciai, per cui più che significativo nella lotta al cambiamento climatico.
Nel corso dei secoli, il ghiacciaio del Calderone ha visto una riduzione drastica del suo volume, ma rimane un sito di grande valore naturalistico e scientifico. Per raggiungerlo, è possibile seguire il sentiero che parte dalla funivia Madonnina, passando per il Rifugio Franchetti.
Qual è la vostra reazione?






