5G e AI spingeranno il mercato dell’IoT a 1.800 miliardi di dollari entro il 2028
Secondo Global Data il mercato globale dell'IoT crescerà del 13,5% l'anno fino al 2028 arrivando a quota 1.800 miliardi di dollari nel 2028. L'espansione sarà trainata prevalentemente dalle applicazioni business. Il ruolo dell'Intelligenza Artificiale delle Cose (AIoT) L'articolo 5G e AI spingeranno il mercato dell’IoT a 1.800 miliardi di dollari entro il 2028 proviene da Innovation Post.

Il mercato globale dell’Internet of Things è destinato a crescere a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 13,5%, passando dai 959,6 miliardi di dollari del 2023 a 1.800 miliardi di dollari di valore del fatturato nel 2028: è quanto prevede l’analisi della società di consulenza Global Data.
La crescita, secondo l’ultimo Strategic Intelligent report stilato dall’azienda, sarà guidata dall’aumento delle applicazioni aziendali, potenziate da nuove tecnologie come il 5G e l’AI.
Nello specifico, l’IoT business rappresenterà il 72% del fatturato del mercato entro il 2028, rispetto al 70% del 2023, mentre il segmento consumer rappresenterà il 28% nel 2028, rispetto al 30% del 2023.
Se da un lato l’IoT presenta opportunità significative, dall’altro devono essere affrontate sfide – come i problemi di sicurezza e la frammentazione degli standard – per garantirne l’adozione diffusa e la crescita del mercato.
Tecnologie di accesso wireless e l’AIoT: i trend che guideranno al crescita del mercato dell’IoT
Nei prossimi anni, le opzioni di connettività per l’Internet of Things (IoT) si espanderanno significativamente grazie all’avvento delle nuove tecnologie wireless terrestri e satellitari.
L’adozione del 5G avanzato sta già trasformando i casi d’uso dell’IoT, supportando applicazioni che richiedono minore complessità, costi più contenuti e un ridotto consumo energetico.
Parallelamente le reti satellitari non terrestri 5G (NTN) rappresentano una tecnologia d’accesso innovativa che permetterà ai dispositivi situati in aree remote di trasmettere e ricevere dati via satellite. Questi nuovi metodi di connettività sono particolarmente adatti per dispositivi che necessitano di una connettività continua e di una maggiore durata della batteria, pur senza richiedere le caratteristiche complete del 5G, come l’ampia larghezza di banda e la bassa latenza.
L’AIoT – Intelligenza Artificiale delle Cose
L’intelligenza artificiale (AI) si sta affermando come un elemento chiave nel potenziare l’IoT. L’Intelligenza Artificiale delle Cose (AIoT) integra le capacità dell’AI nei dispositivi, software e servizi IoT.
La sinergia tra i dati raccolti da sensori e attuatori connessi e l’intelligenza artificiale facilita operazioni automatizzate e la manutenzione predittiva. Tale intelligenza può essere implementata nel cloud, direttamente sui dispositivi IoT, o in una combinazione di entrambi, sebbene con alcune limitazioni quando operata localmente.
“Le tecnologie AIoT sotto forma di microprocessori di accelerazione AI incorporati, insieme all’aggiunta di nuove tecnologie di accesso wireless, fungeranno da ulteriore catalizzatore per l’adozione dell’IoT nei settori enterprise e consumer”, commenta William Rojas, Research Director, Strategic Intelligence at GlobalData.
“Le implementazioni che inizialmente potevano utilizzare solo un tipo di sensore IoT si stanno espandendo per includere un’ampia gamma di sensori, grazie alla continua espansione della capacità di elaborazione analitica nel cloud”, aggiunge.
Superare la sfida della sicurezza per promuovere la crescita del mercato dell’IoT
La sicurezza rappresenta ancora una sfida significativa per le implementazioni dell’IoT. La mancanza di standard di sicurezza unificati a livello globale e la debolezza intrinseca di molti dispositivi IoT costituiscono ostacoli che potrebbero rallentare la diffusione delle tecnologie IoT. Nonostante i continui sforzi del settore per migliorare la sicurezza, non esistono ancora standard universalmente accettati.
Inoltre molti dispositivi IoT sono caratterizzati da una capacità di calcolo limitata, il che impedisce loro di eseguire software di sicurezza avanzati, esponendo così i dispositivi stessi e le reti ad attacchi informatici. È essenziale affrontare queste criticità per consentire un’adozione più ampia e sicura dell’IoT.
“A differenza di altri metodi e strumenti tecnologici come l’AI, la cybersecurity e il cloud computing, l’IoT è un ecosistema digitale costituito da livelli di connettività e dati interdipendenti che aggregano, memorizzano ed elaborano dati telemetrici, immagini e video provenienti da sensori IoT. L’AIoT integrata può anche svolgere un ruolo nel migliorare la sicurezza a livello di dispositivi IoT. Quando sono necessarie risorse di calcolo più pesanti con una bassa latenza, l’edge computing è l’opzione migliore”, conclude Rojas.
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