Accra Fashion Week: moda, cultura e futuro sostenibile in Ghana
Abbiamo incontrato Nana A. Tamakloe, managing director Accra Fashion Week A ridosso...
Abbiamo incontrato Nana A. Tamakloe, managing director Accra Fashion Week
A ridosso dell’inizio delle feste natalizie, si è conclusa l'edizione 2024 dell’Accra Fashion Week, l’evento, che celebrando la moda, la cultura e l’innovazione si conferma come il principale appuntamento fashion del Ghana, e uno dei più influenti nel panorama africano.
Dal 18 al 22 dicembre, l’iconica sede del Ghana Dubai, situata nei pressi dell' Interchange Kwame Nkrumah, ha accolto appassionati di moda, professionisti del settore e media provenienti dal continente. Al termine della settimana della moda, Vogue Italia ha incontrato Nana A. Tamakloe, managing director di Accra Fashion Week, per riflettere sui risultati raggiunti, sul legame tra moda e civiltà ghanese e sulle prospettive per il futuro. L’industria tessile del Ghana, una delle più antiche e dinamiche dell'Africa: è conosciuta per la produzione di stoffe locali come il kente e l'adinkra, simbolo di identità per il popolo ghanese.
La moda ghanese, sempre più riconosciuta a livello internazionale, unisce presente e futuro, con designer, che esplorano l’uso di tessuti locali, come il wax print, per creare collezioni moderne, che riflettono la vivacità e la storia del paese. Il Ghana sta diventando anche un hub per l’export di moda, con una crescente domanda di abbigliamento e accessori made in Ghana nei mercati globali. La scena moda del paese è in continua espansione, sostenuta dall’impegno di eventi come Accra Fashion Week, che favoriscono l’internazionalizzazione e promuovono il talento locale.
Un parterre di designer nazionali e internazionali
L’edizione di quest’anno ha presentato una straordinaria line up di 22 designer provenienti da diversi Paesi, tra cui Ghana, Nigeria, Senegal, Regno Unito, Stati Uniti e molti altri. Brand come Fohrella, Mikoko Deluxe, BeFree (Burkina Faso), Style by Magbrien e Ashara (Senegal) hanno stupito il pubblico con collezioni che mescolano armoniosamente estetica africana e tendenze contemporanee. “La cultura ghanese è profondamente intrecciata nel lavoro dei nostri designer. La maggior parte di loro lavora su abiti da cerimonia e costumi per eventi” spiega Tamakloe. “Le nostre usanze vivono nei dettagli dei loro outfit: dal kente ai peplum top, ogni creazione racconta una storia.”
Un format ricco di esperienze imperdibili
Accra Fashion Week 2024 è stato un evento dinamico, che ha integrato creatività, business e intrattenimento in un'unica esperienza coinvolgente. Durante l'apertura presso il British Council, il pubblico ha avuto l'opportunità di incontrare personalmente i designer, scoprendo le loro ispirazioni e i processi dietro le collezioni. Al Cloud9ine di Oxford Street, Osu, la moda mare ha brillato con design innovativi durante lo spettacolo Swimwear Deluxe, evidenziando l'importanza di uno stile che unisce estetica e sostenibilità. Inoltre, l'Accra Fashion Fair, riproposta a grande richiesta, ha fornito una piattaforma cruciale per designer e artigiani, facilitando il contatto diretto con i consumatori e i buyer. “Questi format non solo celebrano la moda, ma creano opportunità reali per i creativi di raggiungere un pubblico più vasto e per gli artigiani locali di valorizzare il loro lavoro,” commenta Tamakloe”.
A impreziosire l’evento, la presenza di figure di spicco come il magnate dei media Bola Ray e il celebre musicista Okyeame Kwame, icone che incarnano l’eccellenza ghanese a livello internazionale. “La loro partecipazione non è solo glamour,” sottolinea Tamakloe, “ma rappresenta una celebrazione del talento locale e un modo per ispirare la nuova generazione. Questi eventi mostrano come la moda possa connettersi ad altre industrie creative del Ghana, come la musica e i media.”
Moda e sostenibilità
Accra Fashion Week 2024 ha dato particolare attenzione alla moda sostenibile. Collaborazioni con organizzazioni eco-friendly e l’impegno a promuovere abiti prodotti localmente hanno messo in luce il ruolo della moda nella lotta contro gli sprechi tessili e soprattutto l’impatto del fast fashion. Parlando proprio di questo, Tamakloe solleva infatti una questione cruciale riguardo all'inquinamento e alle problematiche sociali legate ai vestiti di seconda mano, che costituiscono un vero e proprio problema per molte nazioni africane. "Una delle nostre priorità è combattere l’impatto negativo causato dai vestiti di seconda mano, che danneggiano non solo l’ambiente, ma anche la nostra società", afferma con forza. Quando si parla di "vestiti di seconda mano", si fa riferimento principalmente all'esportazione massiccia di abiti usati provenienti da Paesi occidentali, che spesso vengono smaltiti nei mercati africani. Questi vestiti, sebbene economici, rappresentano un carico ambientale significativo, poiché il loro smaltimento contribuisce alla creazione di discariche sovraffollate, aumentando l'inquinamento e la produzione di rifiuti non biodegradabili.
Inoltre, l'importazione di questi indumenti di seconda mano ostacola il progresso dell'industria tessile locale. "Un semplice shift verso abiti Made in Africa rappresenterebbe già un passo sostenibile per l'industria", afferma Tamakloe, evidenziando come l'adozione di una moda prodotta localmente potrebbe non solo ridurre l'inquinamento, ma anche rafforzare l'economia locale e preservare le maestranze artigianali. Tuttavia, il panorama non è privo di ostacoli. “I tessuti importati da Paesi come Turchia, Cina e India rendono difficile per i produttori locali competere”, spiega, riferendosi alla concorrenza di tessuti a basso costo provenienti dall’estero, che sovraffollano il mercato e fanno pressione sui produttori locali. Questo fenomeno ha un impatto negativo sullo sviluppo del settore tessile africano, impedendo agli artigiani di esprimere appieno la propria identità creativa e di prosperare economicamente. "Questo ostacola lo sviluppo della nostra filiera e mette molti artigiani fuori mercato", continua, sottolineando come il settore locale venga messo in difficoltà dalla competitività globale e dall’accesso a tessuti importati a basso costo. Per affrontare questa situazione, Tamakloe richiede un cambiamento radicale a livello nazionale o addirittura un intervento governativo per proteggere e valorizzare la produzione tessile africana. Un sostegno mirato potrebbe incentivare l'industria locale a fiorire, rafforzando così l'identità artistica del continente e promuovendo una moda più sostenibile e radicata nella tradizione.
I 5 designer selezionati da Vogue Italia
#1 Odefille Fashion (Ghana)
Odefille Fashion, lanciato nel 2023, è un brand che ha attirato l'attenzione della stampa internazionale grazie ai suoi design originali. I capi di Odefille celebrano motivi geometrici africani, rendendo omaggio all'artigianato secolare con una visione fresca e contemporanea.
#2 Flat17Studio (Nigeria)
Ogni creazione è un tributo alla bellezza e alla forza delle donne, con capi che riflettono il gusto sofisticato della donna globale, con colori accesi come l’arancione e il viola.. Utilizzando tessuti nigeriani come l'asooke e l'adire, il brand contribuisce a sostenere la comunità locale e a garantire una produzione attenta alla qualità e al comfort.
#3 Me By Lee (USA)
Me by Lee ha portato in scena ad Accra una collezione, che celebra la storia del Ghana attraverso l'uso delle iconiche stampe ghanesi.
#4 Aaley (Ghana)
Aaley crea capi che raccontano la ricca storia del Ghana, intrecciando simboli ancestrali, tessuti locali e dettagli unici dai colori vibranti. Le sue collezioni uniscono elementi che celebrano la bellezza della gente ghanese, in silhouette midi con tagli morbidi e fluidi.
#5 Kimowa (Ghana)
Ogni creazione è progettata per esaltare la forza e l'individualità della donna ghanese, combinando l'eleganza dei colori oro con il lusso del taffetà e il comfort del cotone, arricchiti da ricami raffinati. Le sue collezioni includono anche abiti da cerimonia.
Uno sguardo al futuro dopo il dramma del mercato di Katamanto
Guardando avanti, Tamakloe ha evidenziato il dramma che sta vivendo il mercato di Katamanto, ad Accra, uno dei principali centri di commercio di abbigliamento usato. All'inizio di gennaio, il mercato è stato devastato da un incendio, che ha distrutto migliaia di bancarelle, mettendo in ginocchio i venditori locali, che già faticano a competere con le importazioni a basso costo. Questa tragedia ha accentuato il declino del mercato, danneggiando gravemente molte piccole imprese ghanesi e minando l'economia locale, già fragile. Tamakloe ha poi riflettuto sull'importanza di una moda che non solo possa diventare una vetrina internazionale, ma anche un motore di sviluppo per l'industria tessile locale. Una moda che potrebbe generare posti di lavoro, sostenere le comunità in difficoltà e contribuire alla creazione di un'economia più solida e autonoma, in grado di resistere alle sfide globali e alle crisi come quella vissuta da Katamanto.
Tamakloe si mostra fiducioso: “Accra Fashion Week è una piattaforma che non solo mette in mostra il talento africano, ma aiuta i designer a farsi notare anche a livello internazionale. Abbiamo visto molti di loro ottenere inviti a eventi esteri o riconoscimenti grazie alla nostra vetrina,” racconta con orgoglio. Mentre l’edizione 2024 si chiude con successo, i preparativi per il prossimo anno sono già in corso, con l’obiettivo di consolidare ulteriormente la posizione del Ghana nel panorama globale della moda. “La moda è l’anima della cultura ghanese. Attraverso la creatività e il progresso, continueremo a mostrare al mondo ciò che il nostro Paese ha da offrire. Non si tratta solo di vestiti, ma di storie, identità e sogni,” aggiunge, riflettendo anche sul recente incendio che ha colpito il mercato di Katamanto la scorsa settimana. “Le difficoltà che affrontiamo non ci fermano; al contrario, ci spingono a lottare per una moda che diventa anche un’ancora di salvezza per la nostra economia. Accra Fashion Week è il primo passo verso un futuro in cui possiamo recuperare e prosperare, sostenendo i nostri talenti e la nostra industria tessile,” conclude Tamakloe. Accra Fashion Week 2024 è stata molto più di una sfilata: è stata una celebrazione dell’eccellenza creativa africana, un passo avanti verso un futuro più luminoso per il fashion system del Ghana.
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