Adidas torna in utile nel 2024. Ma l’outlook per il nuovo anno delude gli analisti

Adidas torna in ‘nero’ nel 2024, con un utile netto salito a 832 milioni di euro, contro la perdita di 14 milioni registrata nel 2023. Crescono anche i profitti netti delle operazioni continuative, saliti a 824 milioni di euro, contro il rosso di 58 milioni accusata nel 2023. L’utile operativo è aumentato di oltre un […]

Adidas torna in utile nel 2024. Ma l’outlook per il nuovo anno delude gli analisti
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Adidas torna in ‘nero’ nel 2024, con un utile netto salito a 832 milioni di euro, contro la perdita di 14 milioni registrata nel 2023. Crescono anche i profitti netti delle operazioni continuative, saliti a 824 milioni di euro, contro il rosso di 58 milioni accusata nel 2023. L’utile operativo è aumentato di oltre un miliardo di euro, raggiungendo quota 1,3 miliardi di euro nel 2024, sui 268 milioni del 2023. Confermati i risultati, già divulgati a gennaio, relativi al fatturato, ammontato a 23,68 milioni di euro e in crescita dell’11% sull’anno precedente.

Nel quarto e ultimo trimestre, le vendite nette avevano sfiorato i 6 miliardi di euro, in progressione del 24 per cento. Sul fronte della marginalità, nel quarto quarter il player tedesco dello sportswear ha totalizzato 57 milioni di reddito operativo, rispetto alla perdita pari a 377 milioni di un anno prima. “Irrilevante”, inoltre, sottolinea l’azienda nella nota economica, il contributo della vendita del rimanente inventario di Yeezy, marchio di calzature sviluppato insieme al rapper Ye (con il quale il sodalizio era terminato nel 2022 e la cui vendita si è appunto conclusa con il quarto trimestre) all’utile operativo dei tre mesi.

In termini di ricavi, nel bilancio del 2024 la vendita dell’inventario di Yeezy ha generato circa 50 milioni di euro nel Q4 e 650 milioni di euro nell’intero fiscal year.

Questa mattina, però, il titolo di Adidas segna alla Borsa di Francoforte una perdita di quasi due punti percentuali. A spiegarlo, la previsioni di crescita più contenute per il 2025 ormai avviato, per il quale il CEO Bjorn Gulden prospetta una crescita “high-single-digit”, a fronte di “persistenti sfide macroeconomiche e geopolitiche”. Un risultato che sarebbe, dunque, al di sotto di quanto performato nel 2024. Crescita a doppia cifra, invece, per il marchio Adidas, che crescerà con un tasso double digit in Nord America, Greater China, “mercati emergenti” e America Latina. Incremento a una sola cifra, invece, in Europa, Giappone e Corea del Sud.

Guardando all’utile operativo, la società ha anticipato di stimarlo in un intervallo compreso tra 1,7 e 1,8 miliardi di euro nel 2025, al di sotto – evidenzia Reuters – dei 2,1 miliardi precedentemente pronosticati dal consensus degli analisti. Gulden, che – ricorda ancora l’agenzia di stampa – ha guidato l”inversione di tendenza nel successo di Adidas dalla fine della sua collaborazione con Ye e la sua Yeezy e il conseguente momento di sofferenza, ha espresso un tono ottimistico, accennando però al momento complesso che sta vivendo la domanda dei consumatori e la loro propensione all’acquisto.

“Certo, c’è molta incertezza macroeconomica in questo momento – ha commentato l’executive – ma con prodotti che pensiamo siano di tendenza e una strategia agile e sempre più ‘local’, non riesco a capire perché non dovremmo avere successo”. Il CEO avrebbe inoltre dichiarato apertamente, si legge su Reuters, la “chiara ambizione” di Adidas di imporsi come “marchio di abbigliamento sportivo leader in tutti i mercati”, tranne naturalmente gli Stati Uniti, presidiati in modo incontrastato dalla rivale Nike.

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