Aer Stretching, l'allenamento a mezz'aria che arriva dall'Est Europa

Aer Stretching, l’allenamento dell’Est Europa che allunga la schiena, libera le articolazioni...

Aer Stretching, l'allenamento a mezz'aria che arriva dall'Est Europa

Aer Stretching, l'allenamento dell'Est Europa che allunga la schiena, libera le articolazioni e ripristina le energie vitali

Berlino, una buia giornata d'inverno. Piove e fa freddo, ma mi ritrovo a passeggiare per una via del centro felice, rilassata e leggera, come se camminassi su una nuvola o sulla spiaggia di Copacabana. No, non mi sono concessa una sostanza allucinogena: esco invece da una sessione di Aer Stretching, una disciplina slava praticata da sempre in Russia, Ucraina e Georgia, che penso farà presto furore anche da noi. Un allenamento che deriva da una tecnica antica, che pare venisse utilizzata persino dai Vichinghi.

Cos'è l'Aer Stretching?

«L'Aer Stretiching è una pratica naturale, perfettamente adatta alla fisiologia e all'anatomia umana. Si tratta di una tecnica sicura che lavora in profondità e che può essere adattata alle esigenze di ognuno. È un metodo olistico, perché coinvolge sia il fisico che lo stato mentale e può, attraverso la riscoperta del proprio potenziale fisico, regalare anche gioia e sicurezza di sé», ci dice Tamara Shengeliya, pianista e musicista georgiana, che con il figlio Alexander Levi ha aperto un centro di Aer Stretching a Berlino, il primo nell'Europa Occidentale. «L'ho provato per la prima volta in Georgia, in un momento buio della mia vita, e mi ha ridato energia e leggerezza. Ogni sessione è come un'esplorazione del proprio corpo».

Aer Stretching l'allenamento a mezz'aria che arriva dall'Est Europa

Come si fa?

In pratica questo metodo prevede una sessione guidata da un istruttore specializzato, in cui si viene collegati a una struttura in legno munita di corde, cavigliere, polsiere e pesi, e gradualmente “stirati” e “allungati”, fino a ritrovarsi sospesi a mezz'aria. Ogni sessione, di 1 ora o 90 minuti, è personalizzata e, a seconda delle esigenze del cliente, può essere dinamica, o lenta e meditativa. E include anche riscaldamento, pose di yoga, pranayama, esercizi per rinforzare i muscoli e un massaggio finale.

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I benefici dell'Aer Stretching

  • Migliora la circolazione sanguigna
  • Stimola il sistema linfatico
  • Stimola il diaframma e incrementa l'ossigenazione dell’organismo
  • Stimola la diuresi e disintossica
  • Stimola del metabolismo e la perdita di peso
  • Migliora la postura
  • Migliora la flessibilità di tutto il corpo
  • Decomprime la spina dorsale, e le vertebre del collo
  • Rigenera le articolazioni, utile specialmente dopo i 50 anni
  • Stimola e allena i muscoli esterni ma anche quelli interni che sostengono gli organi

A chi è adatto questo metodo

«Davvero a tutti, non è necessario essere allenati per praticarlo. Ed è particolarmente utile a chi ha problemi di schiena e di cervicale, o si sta riprendendo da un trauma fisico, perché aiuta il recupero», spiega Tamara Shengeliya.

Controindicazioni

Si sconsiglia di praticarlo a chi è in convalescenza dopo un intervento chirurgico, e a chi soffre di pressione alta.

Quante sessioni bisogna fare per vedere risultati

«Consiglio un ciclo di 2 sessioni alla settimana per due-tre mesi, e poi due sessioni al mese, per mantenimento», dice Tamara. «Ma c'è anche chi fa Aer Stretching regolarmente perché, praticato in modo attivo con esercizi di forza accoppiati allo stretching, è un vero allenamento e può sostituire le sessioni di fitness in palestra».

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Aer Stretching l'allenamento a mezz'aria che arriva dall'Est Europa

La mia esperienza personale con l'Aer Stretching

A guidare la mia sessione è stato Alex Willams, istruttore di yoga texano, un ragazzo solare dall’approccio soft e gentile. Il suo Aer Stretching è una combinazione di tecniche in cui si mantengono le pose a lungo per aprire lo spazio tra le articolazioni e allungare il tessuto connettivo che le circonda. Dopo aver bevuto due bicchieri di acqua e limone (l'Aer Stretching incoraggia l'eliminazione dei liquidi), pratico qualche posa di yoga per riscaldarmi. Poi, sdraiata sul tappetino, effettuo esercizi di respirazione guidata dalla voce di Alex e alcuni movimenti in trazione, con le gambe sospese, sia supina che prona.

Il clou dell'esperienza? La totale sospensione in aria, tirata da polsi e caviglie: una sensazione nuova, liberatoria, che Alex mi incoraggia a esplorare, girandomi di lato, rivoltandomi a pancia in giù. Ridiscesa a terra, è il momento della trazione del collo, che scioglie i miei nodi su cervicale e spalle, causati da ore davanti al computer ( e pare che possa guadagnare anche qualche centimetro in altezza). Per finire, Alex massaggia la mia schiena con il Theragun, dissolvendo le tensioni residue. Quando mi alzo, dopo aver bevuto altri due bicchieri di acqua tiepida (consigliato anche aggiungere un pizzico di elettroliti), mi sento libera, leggera, comoda nel mio corpo, ma anche calma e serena, con energia da vendere, come se liberando i blocchi fisici avessi dissolto anche blocchi emotivi e mentali impigliati nelle articolazioni.

«The issues are in the tissues», mi ha detto Alex prima della sessione: «I problemi irrisolti si insediano nei tessuti del corpo». Credo avesse proprio ragione. E l'Aer Stretching conta adesso una fan in più.

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