Affermare negando. Epica, eros ed elogio nell’"Encomio di Policrate" di Ibico
Località: Palazzo Ricci - Via Collegio Ricci, 10, 56126 Pisa PI, ItaliaData: 25 Novembre 2024 17:30 - 25 Novembre 2024 19:00Lunedì 25 novembre, alle ore 17.30, presso l'Aula R3 di Palazzo Ricci, avrà luogo la lezione di Carmine Catenacci dal titolo "Affermare negando. Epica, eros ed elogio nell’Encomio di Policrate di Ibico". L'incontro si svolge nell'ambito del XXIV ciclo del Seminario di Interpretazione Testuale. Partecipa da remoto. Seminario di Interpretazione Testuale Il Seminario di interpretazione testuale intende essere un luogo d'incontro e di discussione aperto a tutti i docenti e agli studenti interessati. Promuove cicli di lezioni con cadenze regolari su temi non prefissati, con l'unica indicazione, per chi interviene, di concentrarsi su un singolo testo. L'intento è quello di privilegiare la centralità e l'autonomia delle opere - in prevalenza letterarie, ma anche pittoriche, musicali o riferite ad altri tipi di linguaggio - nella convinzione che esse parlino della re
Data: 25 Novembre 2024 17:30 - 25 Novembre 2024 19:00
Lunedì 25 novembre, alle ore 17.30, presso l'Aula R3 di Palazzo Ricci, avrà luogo la lezione di Carmine Catenacci dal titolo "Affermare negando. Epica, eros ed elogio nell’Encomio di Policrate di Ibico".
L'incontro si svolge nell'ambito del XXIV ciclo del Seminario di Interpretazione Testuale.
Seminario di Interpretazione Testuale
Il Seminario di interpretazione testuale intende essere un luogo d'incontro e di discussione aperto a tutti i docenti e agli studenti interessati. Promuove cicli di lezioni con cadenze regolari su temi non prefissati, con l'unica indicazione, per chi interviene, di concentrarsi su un singolo testo. L'intento è quello di privilegiare la centralità e l'autonomia delle opere - in prevalenza letterarie, ma anche pittoriche, musicali o riferite ad altri tipi di linguaggio - nella convinzione che esse parlino della realtà, anche se secondo modi e forme diversissimi rispetto ai discorsi dimostrativi e ideologici a cui troppo spesso vengono ricondotte. Ai relatori si chiede di 'fare parlare' un testo, mostrando come, attraverso un uso assai peculiare delle sue strutture formali, esso costruisca un'immagine fine e complessa del nostro rapporto col mondo. In questo senso, pur nel rispetto di appartenenze disciplinari, specialismi e specificità dei vari linguaggi, l'approccio al fenomeno letterario, e più latamente espressivo, sarà concepito come trasversale: al di là degli steccati di epoca, cultura e nazionalità, e all'insegna di un'idea ampia di opera letteraria e artistica, dai generi canonici fino ai limiti incerti di ogni forma di figuralità.
Qual è la vostra reazione?