Affidamenti in House e obbligo di acquisizione del CIG: chiarimenti applicativi

lentepubblica.it Ecco alcuni interessanti chiarimenti applicativi forniti dal Dottor Luca Leccisotti sull’obbligo di acqusizione del CIG e gli affidamenti in House. Il tema degli affidamenti in house è oggetto di particolare attenzione nel quadro normativo del Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. 36/2023). Recenti interpretazioni, tra cui le specificazioni fornite dall’ANAC e il Decreto PNRR 3 (D.L. […] The post Affidamenti in House e obbligo di acquisizione del CIG: chiarimenti applicativi appeared first on lentepubblica.it.

Affidamenti in House e obbligo di acquisizione del CIG: chiarimenti applicativi

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Ecco alcuni interessanti chiarimenti applicativi forniti dal Dottor Luca Leccisotti sull’obbligo di acqusizione del CIG e gli affidamenti in House.


Il tema degli affidamenti in house è oggetto di particolare attenzione nel quadro normativo del Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. 36/2023). Recenti interpretazioni, tra cui le specificazioni fornite dall’ANAC e il Decreto PNRR 3 (D.L. 13/2023), hanno contribuito a delineare con maggiore chiarezza gli obblighi delle amministrazioni pubbliche in materia di acquisizione del Codice Identificativo Gara (CIG). Questo articolo analizza gli elementi normativi e applicativi, soffermandosi sulle implicazioni pratiche per gli affidamenti a società in house.

Il contesto normativo

Gli affidamenti in house rappresentano una deroga al principio di evidenza pubblica, consentendo alle amministrazioni pubbliche di affidare direttamente appalti o servizi a società da esse interamente partecipate, purché sottoposte a controllo analogo. Tale possibilità è regolata dall’articolo 7 del D.lgs. 36/2023, che stabilisce i requisiti per garantire la conformità con i principi di trasparenza e concorrenza.

L’obbligo di acquisizione del CIG per gli affidamenti in house si colloca in questo contesto, come strumento per garantire la tracciabilità e il monitoraggio delle procedure, in linea con quanto previsto dall’articolo 23, comma 5, del Codice.

Le Indicazioni ANAC

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), attraverso la FAQ B.10 relativa alla digitalizzazione dei contratti pubblici, ha chiarito che:

  1. Obblighi di comunicazione:
    • Gli affidamenti in house sono soggetti agli obblighi di comunicazione e classificazione delle informazioni riguardanti le procedure e l’esecuzione, come previsto dall’articolo 23, comma 5.
  2. Necessità del CIG:
    • Le amministrazioni devono acquisire il CIG anche per gli affidamenti in house, al fine di garantire la trasparenza delle operazioni. Questo obbligo si estende agli appalti finanziati con risorse PNRR o PNC, per importi superiori a 5.000 euro, come stabilito dall’articolo 5, comma 5, del Decreto PNRR 3.

Implicazioni per le Amministrazioni Pubbliche

Le amministrazioni devono adottare un approccio rigoroso per conformarsi agli obblighi normativi, assicurando la tracciabilità e il monitoraggio degli affidamenti in house. Le principali implicazioni operative includono:

  1. Acquisizione tempestiva del CIG:
    • È fondamentale garantire che il CIG sia acquisito prima dell’affidamento, rispettando le disposizioni del Codice e le indicazioni dell’ANAC.
  2. Registrazione delle informazioni:
    • Le amministrazioni devono assicurarsi che tutte le informazioni richieste siano registrate in modo accurato e completo nelle piattaforme di monitoraggio previste.
  3. Adempimenti aggiuntivi per appalti PNRR-PNC:
    • Per gli affidamenti finanziati con risorse PNRR o PNC, è obbligatorio rispettare soglie di importo più stringenti e garantire una tracciabilità conforme ai requisiti specifici di questi programmi.

Conclusioni su affidamenti in House e obbligo di acquisizione del CIG

Gli affidamenti in house, pur rappresentando una soluzione flessibile e funzionale per le amministrazioni pubbliche, richiedono un rigoroso rispetto degli obblighi normativi in materia di trasparenza e tracciabilità. L’acquisizione del CIG, come ribadito dall’ANAC e dal Decreto PNRR 3, costituisce un elemento imprescindibile per assicurare la correttezza e la trasparenza delle operazioni.

Le amministrazioni sono chiamate a integrare queste disposizioni nei propri processi operativi, adottando prassi uniformi e garantendo una gestione conforme alle norme vigenti. Tale approccio contribuirà a consolidare la fiducia dei cittadini e degli operatori economici nel sistema degli appalti pubblici.

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