"Al Festival non ho amici": la bordata di Marcella Bella scuote Sanremo
Marcella Bella, 72 anni ma 50 dimostrati, è un evergreen da quando a 20 anni si presenta a Sanremo con Montagne verdi scritta dal fratello Gianni, tra i più grandi autori che abbiamo in Italia, firma di capolavori come L'emozione non ha voce di Adriano Celentano. Da allora ha partecipato a nove Festival, ha cantato in Giappone, ha collaborato coi piu grandi, è diventata mamma per tre volte ed è volto pop della tv. Il 15 gennaio del 2010 è il giorno più brutto della sua vita: Gianni viene colpito da un ictus che cambia per sempre la sua esistenza. Inizia un lungo calvario. Marcella è talmente sconvolta che decide di smettere di cantare. Poi ci ripensa. Tra pochi giorni, dopo diciotto anni, torna a Sanremo con un brano agguerrito, Pelle Diamante (Produzione FFN Records, Starpoint Corporation, BMG). È il primo Sanremo senza una canzone firmata da Gianni. «È vero, ma è la prima volta che firmo anche come autrice». Come sta suo fratello Gianni? «Benissimo. La canzone gli è piaciuta, mi ha
Marcella Bella, 72 anni ma 50 dimostrati, è un evergreen da quando a 20 anni si presenta a Sanremo con Montagne verdi scritta dal fratello Gianni, tra i più grandi autori che abbiamo in Italia, firma di capolavori come L'emozione non ha voce di Adriano Celentano. Da allora ha partecipato a nove Festival, ha cantato in Giappone, ha collaborato coi piu grandi, è diventata mamma per tre volte ed è volto pop della tv. Il 15 gennaio del 2010 è il giorno più brutto della sua vita: Gianni viene colpito da un ictus che cambia per sempre la sua esistenza. Inizia un lungo calvario. Marcella è talmente sconvolta che decide di smettere di cantare. Poi ci ripensa. Tra pochi giorni, dopo diciotto anni, torna a Sanremo con un brano agguerrito, Pelle Diamante (Produzione FFN Records, Starpoint Corporation, BMG). È il primo Sanremo senza una canzone firmata da Gianni. «È vero, ma è la prima volta che firmo anche come autrice».
Come sta suo fratello Gianni?
«Benissimo. La canzone gli è piaciuta, mi ha fatto i complimenti. Sul palco canterò uno dei suoi pezzi meravigliosi e sarà l'occasione per fargli una bella dedica».
Come affronta questo nuovo Sanremo?
«Con spirito allegro, entusiasmo, ma non troppo sul serio. Il mio brano parla di donne e della corazza che dobbiamo crearci, dura come la pietra, per difenderci. Dobbiamo essere forti e indipendenti. Vere guerriere. Sono femminista a modo mio, chi non lo è?».
Guerriere contro chi? Contro il maschilismo e il patriarcato?
«No. Contro la violenza. Contro chi ci calpesta. Mai avrei pensato che nel 2025 bisognassestare ancora attente ad andare in giro alle 7 di sera per paura di essere aggredite».
Ce l'ha contro tutti i maschi?
«No! Ho un uomo meraviglioso accanto a me, mio marito da 45 anni: una vera rarità nel mio ambiente. I miei figli sono meravigliosi».
Già nel 2005 cantava Uomo Bastardo.
«Ma non era un pezzo autobiografico. Devo dire che ho aperto la strada, ho cercato di dire qualcosa, ho iniziato un discorso proseguito poi con Mi rubi l'anima, con Loredana Bertè, cantavamo delle donne colpite con l'acido, due donne ferite che hanno superato il dolore».
Un ricordo bello e uno brutto di Sanremo
«Di belli ne ho tanti. Il mio debutto con Montagne verdi: fu per me una favola, da sconosciuta mi trovai in classifica. E poi un ricordo indelebile fu il podio con Senza un briciolo di testa di Gianni e Mogol. Un momento - più spiacevole che brutto - fu il fatto di avere avuto a che fare con una giuria incompetente che mi ha umiliato, vedevo chiaramente che chiedevano l'uno all'altro che voto darmi. Mi ribellai».
Ha amici tra i Big in gara?
«No. Non ho sentito nessuna canzone. Sono curiosa di sentire i pezzi».
Giorgia, in gara come lei, ha detto che punta a cantare bene ma è meglio che vincano i giovani. Lei ama la competizione?
«No. Spero che la canzone piaccia, per me non è mai stato importante vincere. Ambisco a una buona performance, spero di conquistare i ragazzi e mi aspetto dai giovani un atteggiamento di riguardo verso noi più grandi».
Chi le piace dei giovani?
«Mamhood, Diodato, tanti cantautori».
Cosa pensa delle polemiche su Tony Effe e i brani trap?
«Questo cantante esiste e ha un enorme seguito, è giusto che coesistano generi diversi. Non apprezzo quel tipo di musica ma sono contro ogni censura».
Duetterà con i Twin Violins sulle note di L'emozione non ha voce di Adriano Celentano. Come è nato questo abbinamento?
«L'idea è nata vedendo questi ragazzi su Internet, sono siciliani e sono andati in America. Ho lo stesso gusto dei Coldplay!».
Qual è la vostra reazione?