Al MIC Faenza continuano fino al 27 aprile le visite guidate alla mostra "Giacinto Cerone. L’angelo necessario"

Al MIC Faenza, fino al 27 aprile 2025, proseguono le visite guidate gratuite alla mostra 'Giacinto Cerone. L’angelo necessario'. Scopri oltre 80 opere di uno scultore anarchico e fuori dagli schemi.

Al MIC Faenza continuano fino al 27 aprile le visite guidate alla mostra "Giacinto Cerone. L’angelo necessario"
Al MIC Faenza continuano fino al 27 aprile le visite guidate alla mostra "Giacinto Cerone. L’angelo necessario"
Al MIC Faenza continuano fino al 27 aprile le visite guidate alla mostra "Giacinto Cerone. L’angelo necessario"
Al MIC Faenza continuano fino al 27 aprile le visite guidate alla mostra "Giacinto Cerone. L’angelo necessario"
Al MIC Faenza continuano fino al 27 aprile le visite guidate alla mostra "Giacinto Cerone. L’angelo necessario"
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Al MIC Faenza continuano fino al 27 aprile le visite guidate alla mostra "Giacinto Cerone. L’angelo necessario"

  

 

MIC Faenza celebra Giacinto Cerone: mostra e visite guidate fino al 27 aprile 2025

 

A vent’anni anni dalla sua scomparsa, il Museo faentino riscopre l'arte di uno scultore anarchico e fuori dagli schemi.


Continua fino al 27 aprile 2025, la grande mostra dedicata dal MIC a Giacinto Cerone nel ventennale della sua scomparsa e proseguono le visite guidate gratuite (incluse nel biglietto di ingresso alla mostra). Dopo quella di domenica 9 febbraio (ore 11), dal 15 marzo le visite si spostano al sabato, alle ore 16.  

Nella mostra, a cura di Marco Tonelli, sono esposte oltre 80 opere, tra sculture e disegni.

Giacinto Cerone (1957-2004) è stato uno dei più originali e liberi scultori italiani, lontano da raggruppamenti, scuole, movimenti, stili o mode del momento. L’irruenza del suo linguaggio si misura a partire dai differenti materiali impiegati sia nella produzione scultorea (legno, ceramica, plastica, metallo, marmo, gesso, pietra) che in quella disegnativa, per lo più indipendente dalla realizzazione delle opere plastiche, oltre che nell’uso di tecniche legate alla velocità e alla gestualità.

La sua arte è anarchica e istintiva, arcaica e sperimentale, lucida e razionale pur nella sua sintesi plastica emozionale, inconscia e carica di poesia, come quella da lui letta nelle poesie dei suoi autori preferiti: Friedrich Hölderlin, Sandro Penna e Dino Campana.

Faenza è stata per Cerone una meta preferenziale fin dal 1993, quando cioè presso la bottega Gatti ha realizzato una serie di ceramiche smaltate utilizzando tecniche di lavoro forse poco ortodosse ma di forte espressività e sperimentando un grande varietà di colori e forme.

La mostra realizzata col coordinamento scientifico dell’Archivio Cerone e il sostegno di collezionisti privati delinea la figura di uno scultore a tutto tondo e di una scultura totale (capace di distendersi orizzontalmente o addossarsi alle pareti) di un artista attento anche al modo di installare le proprie esposizioni come fossero esse stesse opere in sé.

Domenica 16 e 30 marzo e il 13 aprile (ore 10-12) il laboratorio didattico del MIC propone anche una serie di workshop riservati agli adulti per sperimentare con le proprie mani le tecniche scultoree di Giacinto Cerone.

Per prenotazioni: 0546697311, [email protected], www.micfaenza.org

Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-14, sabato e domenica ore 10-18, chiuso i lunedì non festivi.

 

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