Al via oggi Pitti Filati 96. Il comparto soffre: nel 2024 scende del 6,2%

Si accendono nuovamente i riflettori sulla Fortezza Da Basso, questa volta per la 96esima edizione di Pitti Filati. Parte oggi e occuperà gli spazi espositivi fiorentino fino a giovedì 30 gennaio l’appuntamento dedicato al mondo dei filati e della maglieria, che punta i riflettori sulle collezioni primavera/estate 2026 delle principali filature italiane e internazionali. In totale saranno 114 le aziende protagoniste dell’appuntamento, che gode – come tutti i saloni di Pitti Immagine – del sostegno del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e di Agenzia Ice, oltre a quello di Unicredit in qualità di main partner.

A fare da sfondo all’avvio della fiera ci sono i dati preliminari elaborati dal Centro Studi economici di Confindustria Moda, che tratteggiano un 2024 atteso con ricavi in calo del 6,2%, in discesa da 2,7 miliardi di euro. Il trend negativo ha interessato, specifica l’analisi, tutti i comparti di cui si compone l’industria della filatura italiana: hanno sperimentato flessioni sia la filatura laniera (comparto preponderante, con una quota dell’83% circa sul fatturato settoriale totale), sia la cotoniera che la liniera.

Guardando al valore della produzione, anche su questo fronte è stimata una flessione del 6,7 per cento. In calo anche il fronte delle esportazioni (-4,1%) e, addirittura double digit, le importazioni (-15,1 per cento); un andamento che porterebbe, se confermato, il fatturato estero settoriale a quota 833 milioni di euro, mentre l’import a 797 milioni, con una bilancia commerciale in positivo per 36 milioni di euro (nel 2023 presentava invece un deficit di 70 milioni).

In peggioramento anche il mercato interno, con un calo atteso del 12,2%, e il versante occupazionale, con una stima di dipendenti impiegati nel 2024 inferiore (“seppur di poco”) all’anno precedente.

Un focus sui primi nove mesi dell’anno conferma, e persino acuisce,  il trend prospettato per l’intero anno: complessivamente la filatura accusa sul fronte export un calo a doppia cifra (-11,5%), mentre l’import decresce del 18,9 per cento.

Tornando alla fiera, i visitatori potranno scoprire le tendenze del settore nel nuovo Spazio Ricerca curato da Angelo Figus, Carrie Hollands e Manuela Sandroni, il cui tema ‘Body of Ligh’ è “un invito a trovare nuovi strumenti per guardare alla realtà in modo oggettivo e non cadere vittime della non comprensione di ciò che accade attorno”. Tra le novità dell’edizione, il progetto formativo Cfmi Academy, nato un anno fa dalla partnership tra Centro di Firenze per la Moda Italiana, Pitti Immagine e Unicredit, che diventa un verso e proprio percorso di ricerca progettuale finalizzato a dare impulso alle idee imprenditoriali e lanciare una nuova generazione di creativi, progettisti e imprenditori nella moda.

Riconfermate, inoltre, le sezioni ‘Knitclub’, dedicata ai maglifici più esclusivi, e ‘Customeasy’, pensata per approfondire i diversi aspetti della customizzazione e per offrire al visitatore un percorso espositivo sempre più ampio, contemporaneo e fluido in cui si integrano le diverse competenze in ambito tessile. Oltre alle macchine tessili e alla preziosità dei lavaggi applicati alla maglieria luxury, la sezione ospita anche gli altri segmenti del processo creativo: dai ricami, ai finissaggi e alla filatura, dai tagli ai software per il disegno.

Legata a ‘Customeasy’ anche la nuova Styling Room, area all’interno della Sala Alfa Nata sotto la guida creativa di Maurizio Brocchetto, in cui alcuni espositori selezionati daranno sfogo a tutta la loro creatività e maestria tramite proposte speciali e innovative di customizzazione.