Alberto "Caramella" Foà canta il dolore e la forza della vita

Prosegue il viaggio poetico ed emozionale tra il di qua e l'al di là del cantautore Alberto "Caramella" Foà che, con il nuovo singolo "Io resto" aggiunge un'altra, imperdibile, traccia all'album "Transeat", in uscita entro l'anno in cd e vinile.  L'appuntamento con "Io resto" è per venerdì 21 febbraio, su tutte le piattaforme digitali, con la cover illustrata, come tutti i brani del primo disco ("Basta unire i puntini") e tutte le canzoni di questo "Transeat", dall'inseparabile Paolo Passoni, artista straordinario e poliedrico. Il pezzo è firmato, per musica e arrangiamento, dal Maestro Agostino Celti e il testo, oltre che ovviamente da Foà. anche da Elisa Alloro, che, con Engine Records è anche l'editrice e la produttrice del cantautore, novità assoluta -a 60 anni compiuti- nel panorama italiano.  Fosse un film, nei titoli di testa, sarebbe scritto "tratto da una storia vera" e la storia è quella intensa ed emozionante di un amico fraterno dell'artista e di grandi affinità anche co

Alberto "Caramella" Foà canta il dolore e la forza della vita

Prosegue il viaggio poetico ed emozionale tra il di qua e l'al di là del cantautore Alberto "Caramella" Foà che, con il nuovo singolo "Io resto" aggiunge un'altra, imperdibile, traccia all'album "Transeat", in uscita entro l'anno in cd e vinile. 

L'appuntamento con "Io resto" è per venerdì 21 febbraio, su tutte le piattaforme digitali, con la cover illustrata, come tutti i brani del primo disco ("Basta unire i puntini") e tutte le canzoni di questo "Transeat", dall'inseparabile Paolo Passoni, artista straordinario e poliedrico.

Il pezzo è firmato, per musica e arrangiamento, dal Maestro Agostino Celti e il testo, oltre che ovviamente da Foà. anche da Elisa Alloro, che, con Engine Records è anche l'editrice e la produttrice del cantautore, novità assoluta -a 60 anni compiuti- nel panorama italiano. 

Fosse un film, nei titoli di testa, sarebbe scritto "tratto da una storia vera" e la storia è quella intensa ed emozionante di un amico fraterno dell'artista e di grandi affinità anche con la vulcanica e sensibile Alloro, Roberto 'King' Mazzucato, arzillo e tenace ragazzotto ottantacinquenne, colpito -ma mai del tutto affondato- anche da due dolori atroci come la scomparsa del figlio Mauro ancora giovane e dell'amore di una vita, la moglie Maria... 

Lui accusa il destino, si incazza con il Cielo, piange lacrime fuori (poche) e dentro (un oceano), si piega ma, appunto, resta e l'artista ne canta la scelta e i motivi: perché, citando Foscolo "non muore mai chi vive nel cuore di chi rimane sulla Terra" e con pensieri, ricordi e battiti li tiene sempre con sè, perché crede in Dio e sa che comunque, dopo avrà ancora più cose da raccontargli, perché c'è ancora bisogno di lui, anche per chi, appunto, è con lui, la figlia, il gatto, gli amici e le sue passioni, prima tra tutte i cavalli, belli da far male, cioè bene.

Certo, è dura, specialmente in certi momenti, ma vivere è un passatempo prezioso e a tratti anche la fine non è più vicina nè più lontana di sempre ed il segreto è iniziare ogni giorno, anche se "passati gli ottanta la vita è un momento e basta un lampo soltanto a portarcela via"... 

La vita è bella, tanto. Tanto che "io resto, come rimane uno scemo di fronte al tramonto, come sospeso nel vento che sento leggero"...

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