Alla scoperta delle Scogliere di Dover, candide sculture della natura

Le Scogliere di Dover sono un’icona del Regno Unito non solo per la favolosa bellezza, ma anche per il significato storico e simbolico.

Alla scoperta delle Scogliere di Dover, candide sculture della natura

Nella vasta pianura sudorientale dell’Inghilterra, il paesaggio si interrompe bruscamente per lasciare spazio a un panorama spettacolare: imponenti scogliere bianche che si stagliano a picco sul mare. Le più celebri di tutte sono le Scogliere di Dover, un’icona del Regno Unito non solo per la favolosa bellezza, ma anche per il significato storico e simbolico che portano con sé.

Affacciate sul Canale della Manica, nel punto in cui il mare si restringe fino a soli 33 chilometri dalla costa francese, le splendide falesie devono la loro fama alla caratteristica roccia calcarea chiara, che le rende ben visibili da chilometri di distanza.

Non è un caso che i Romani, avvicinandosi per la prima volta alle coste britanniche, abbiano battezzato il territorio con il nome di Albione, ispirati proprio dal colore bianco delle scogliere. Ancora oggi, nelle giornate più limpide, chi si affaccia da questo suggestivo tratto di costa può scorgere il promontorio francese di Cap Gris-Nez, vicino a Calais.

Ma non è tutto: le Scogliere di Dover racchiudono una storia millenaria che racconta l’evoluzione geologica del pianeta, l’azione incessante degli agenti atmosferici e il ruolo strategico che hanno avuto nei secoli, anche durante i conflitti mondiali.

La formazione delle Scogliere di Dover

L’origine delle Scogliere affonda le radici nel periodo Cretaceo, circa 136 milioni di anni fa, quando l’area che oggi corrisponde al sud dell’Inghilterra era completamente sommersa da un antico oceano. Le acque abbondavano di microscopici organismi marini, il cui scheletro, in prevalenza composto da calcio e calcare, si accumulava man mano sul fondo formando un sedimento che, nel corso di milioni di anni, si è compattato dando origine alla roccia calcarea.

Tale massa si è poi sollevata con il ritiro delle acque e, con la fine dell’ultima era glaciale, la potente azione dei ghiacciai ha modellato il paesaggio, separando la Gran Bretagna dal resto dell’Europa e rivelando le falesie che oggi ammiriamo. Un dettaglio interessante è che formazioni rocciose molto simili si trovano anche lungo la costa francese, a testimonianza di un passato in cui le due terre erano unite.

Scogliere di Dover
Fonte: iStock
Le scogliere di Dover

La composizione delle Scogliere di Dover è tuttavia fragile. Il calcare, infatti, è una roccia porosa e friabile, soggetta a un’erosione costante provocata dal vento e dalle maree. Si stima che ogni anno le scogliere perdano circa un centimetro della loro superficie e, di tanto in tanto, grossi frammenti si staccano e precipitano in acqua.

Il colore bianco intenso non è uniforme: è attraversato da venature scure di selce, un minerale presente nelle rocce calcaree, che crea un suggestivo contrasto. Tra gli strati di roccia, i paleontologi hanno rinvenuto numerosi fossili, alcuni appartenenti a creature marine di grandi dimensioni, come antichi squali e molluschi preistorici.

Cosa vedere e cosa fare

Chi visita le Scogliere di Dover può immergersi in un paesaggio naturale che lascia senza parole e percorrere i sentieri panoramici che si snodano lungo la costa e regalano vedute superbe sul Canale della Manica. Uno dei percorsi più affascinanti conduce fino al South Foreland Lighthouse, un antico faro che domina la scogliera ed è un punto di osservazione privilegiato.

La passeggiata fino al faro è un’esperienza in sé: il tragitto, lungo circa 5,5 chilometri, si snoda al cospetto prati fioriti e ameni habitat popolati da uccelli marini e farfalle. In primavera ed estate, tra l’erba spiccano fiori selvatici, tra cui la caratteristica orchidea piramidale, che aggiunge una nota di colore al bianco delle falesie.

Nei pressi del faro si trova altresì un delizioso caffè, perfetto per una pausa rilassante con vista sull’orizzonte, magari accompagnata da un tipico scone inglese servito con marmellata e clotted cream.

Per chi desidera vedere le scogliere dal basso, le spiagge di Langdon Bay e Crab Bay offrono una prospettiva diversa, così da mettere in evidenza gli strati rocciosi e le formazioni di selce e quarzo che punteggiano la falesia. Tuttavia, è bene fare attenzione: alcune zone sono soggette a frane, quindi è importante non sporgersi troppo dai bordi e attenersi ai sentieri segnalati.

Oltre alla natura, le scogliere custodiscono anche tracce della storia britannica. Durante la Seconda guerra mondiale, infatti, l’area ebbe un ruolo strategico fondamentale, e ancora oggi è possibile esplorare i Fan Bay Deep Shelter, una rete di tunnel scavati a 23 metri di profondità nella roccia, utilizzati dai soldati come rifugi antiaerei e postazioni d’artiglieria.

Come arrivare

Raggiungere le Scogliere di Dover è piuttosto semplice, sia per chi arriva dal resto dell’Inghilterra sia per chi proviene dall’Europa.

Per chi viaggia in auto, Dover si trova a pochi chilometri dal terminal dell’Eurotunnel, che collega la Francia al Regno Unito tramite il Tunnel della Manica. Da qui, un breve tratto in macchina porta direttamente all’inizio dei sentieri panoramici.

Per chi si sposta in treno, esistono collegamenti diretti dalla stazione di Londra St Pancras con la linea ferroviaria South Eastern, che permette di arrivare a Dover in circa un’ora. Anche se la città non dispone di un proprio aeroporto, è ben collegata agli scali londinesi con il servizio ferroviario e autobus.

Una volta giunti a Dover, il modo migliore per esplorare le scogliere è a piedi, seguendo i sentieri segnalati dal National Trust, l’ente che gestisce e protegge tale straordinario patrimonio naturalistico.

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